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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015

GLI ITALIANI, GLI AUTOINSULTI E L'IGNAVIA

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In Italia sembra esserci un'attitudine diffusa:" Quella d'insultare il popolo italiano a causa della sua presunta ignavia ". Succede, ad esempio,  che il governo aumenti le accise sul carburante ? Il popolo non reagisce a tale "ingiustizia" ? Bene! Milioni d'italiani, la maggioranza, si scatenano sui social network , "auto-insultandosi e auto-definendosi, un popolo di "m..da" incapace di reagire e bravo solo a subire. L'Establishment nazionale ed internazionale, proclama un nuovo governo, che sia Monti, Letta o Renzi, senza passare dal suffragio popolare ? La colpa è naturalmente del popolo italiano e della sua ignavia .   Ignavi , d'altra parte, è il termine attribuito alla categoria dei peccatori incontrati da Dante nell'Antinferno, durante la narrazione fantastica del suo viaggio nel regno dell'oltretomba all'interno della Divina Commedia. Essi sono aspramente descritti nel Canto III dell'Infern...

TRENITALIA:" QUANDO IL RITARDO SEMBRA ESSERE NORMALITA' E LA PUNTUALITA' ANOMALIA "

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Avevo tempo, inoltre quell'intercity costava circa la metà del freccia rossa. Certo, la coincidenza era alle h. 14,30 e l'intercity prevedeva di arrivare alle h. 14,21. Solo 9 minuti di scarto. Decisi di correre il "rischio". In fin dei conti, 9 minuti, sono un tempo biblico per le ferrovie tedesche, francesi, olandesi o inglesi. Non avevo fatto i conti sul fatto che mi accingevo a prendere un treno italiano. Così, pur avendo avvisato (in tono scherzoso) il capotreno delle mie necessità di arrivare in orario, il treno IC 727 partito da Roma puntuale alle h. 11,26 giungeva a Salerno alle h. 14,56 con ben 30 minuti di ritardo. Coincidenza persa ed attesa obbligata fino al giorno successivo, con tutti i disagi economici e morali correlati. Furioso mi dirigo all'ufficio locale di Trenitalia. Mostro il biglietto all'impiegato che scuotendo il capo, mi dice che non può farci nulla in quanto il tempo minimo di ritardo per avere diritto al rimborso del biglietto...

ROMA :" LA TASSA DI SOGGIORNO E' UN SALASSO "

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Recentemente sono stato a Roma. Indubbiamente una bellissima città che merita di essere visitata e vissuta. Clima gradevole, monumenti e chiese ovunque, buon cibo e gente simpatica. Peccato per la sorpresina riservataci al momento del pagamento in Hotel. Fra le voci di spesa presenti sul conto finale, figuravano infatti, ben 36 euro in più, corrispondenti all'equivamente di 6 euro a testa a notte, per tre notti , due persone. A domanda, sulle ragioni di quel sovrapprezzo, il concierge , serafico, rispondeva che trattavasi della ormai famosa, quanto criticata, " Tassa di soggiorno ".  Entrata in vigore dal 1° settembre 2014 a seguito di Delibera dell'Assemblea Capitolina n. 44 del 24/07/2014, suddetto balzello, prevede cinque scaglioni d'imposta, corrispondenti alle relative stelle delle strutture ricettive. Si va quindi dai 3 euro, applicati ai pernottamenti turistici negli alberghi a 1 o 2 stelle, fino ad arrivare ai 7 euro degli alberghi a 5 stelle...