sabato 8 dicembre 2018

MATTIA FELTRI, FIGLIO DEL PIU' CELEBRE VITTORIO, E' IL VINCITORE DEL PREMIO:" E' GIORNALISMO 2018"

Vittorio Feltri con il figlio Mattia

Il giornalista Mattia Feltri, figlio d'arte del ben più celebre Vittorio, ha ricevuto il premio "E' Giornalismo 2018". Il "prestigioso riconoscimento" istituito da Enzo Biagi, Indro Montanelli, Giorgio Bocca e dall'imprenditore Giancarlo Aneri, ha visto in passato, sul podio del vincitore, l'alternarsi di nomi assai conosciuti al grande pubblico, fra i quali ricordiamo:" Curzio Maltese, Gianni Riotta, Natalia Aspesi, Barbara Spinelli, Fabio Fazio, Sergio Romano, Mario Calabresi, Massimo Gramellini, Enrico Mentana e l'eccezionale Fiorello".

La giuria composta dallo stesso Aneri, in qualità di presidente, oltre a Gian Antonio Stella, Giulio Anselmi, Mario Calabresi, Massimo Gramellini, Paolo Mieli e Gianni Riotta, ha riconosciuto il premio, giunto alla sua 22ma edizione, al "giovane" Mattia Feltri, riconoscendo a latere, un premio, altresì, alla "famiglia giornalistica".

Interessante notazione, quella della "famiglia giornalistica", che vede in Italia, il passaggio, dello scettro del prestigio e del potere professionale, di generazione in generazione, da padre in figlio

Notai, Medici, Avvocati, Giornalisti e persino impiegati delle poste o dei Ministeri etc, come nelle dinastie monarchiche, si alternano sul trono professionale conquistato, per diritto di sangue. 

Nulla di male, per l'amor del cielo, se non fosse che per i "comuni mortali", figli della plebe, come disse Tiziano Terzani in questa intervista al minuto 2:57 https://www.youtube.com/watch?v=-n1ehDye_og , spesso, non resta che emigrare.

domenica 2 dicembre 2018

EURES:" ITALIA 29ma NELLA CLASSIFICA EUROPEA A 32 PAESI, PER DISPONIBILITA' LAVORATIVA"


Secondo un recente comunicato stampa dell'ISTAT, il tasso di disoccupazione in Italia, al terzo trimestre 2018, si attestava al 10,8%  https://www.istat.it/it/archivio/224515

Distanza siderale, ovviamente, dal 3,4% del tasso di disoccupazione in Germania, rilevato nell'agosto dello stesso anno.

Eppure, sarebbe ben poca cosa, se considerassimo come "cartina al tornasole" dello "spread occupazionale" fra Italia e Germania, la quantità di posizioni lavorative messe a disposizione, dai rispettivi paesi europei, per il circuito Eures. 

L'Eures, (European Employment Services), lo ricordiamo è un'agenzia dell'Unione europea istituita per facilitare la mobilità occupazionale fra gli Stati membri, oltre alla Svizzera e altri.

Ebbene, come facilmente rilevabile dallo screenshot postato, la differenza fra la Germania e l'Italia è di quasi un milione di posti di lavoro messi a disposizione dai tedeschi a fronte dei 524 posti di lavoro messi a disposizione dagl'italiani ( per inciso, meno della piccola isola di Malta che ne mette a disposizione ben venti di più, ovvero 544 ).