Sul valore universale della "parola data", ovvero della promessa fatta, abbiamo già parlato in questo articolo http://dralbano.blogspot.com/2015/08/uomini.html , tuttavia riteniamo utile, soprattutto alla luce dei tempi attuali, aggiungere alcune riflessioni.
La statistica dei giorni nostri, purtroppo, non è molto positiva. Laddove un tempo la parola data era sacra e aveva un valore profondo e significativo, oggi quel valore si è perso.
Oggi si tende a non considerare il costo psicologico di una tale azione (o meglio non-azione).
E, badate bene, "il costo è assai salato” dal punto di vista emotivo, perché la fiducia e la credibilità, in chi ha fatto delle promesse non mantenendole, vengono meno, mostrando quella persona come una persona di cui non ci si può fidare, su cui non si può contare. Una persona con cui i rapporti sono irrimediabilmente deteriorati, compromessi, con cui è difficile se non impossibile, qualsiasi presente o futura progettualità.
Peraltro, quando parliamo di "costo altissimo", non ci riferiamo certo alla persona che ha subito la "promessa mancata", quanto proprio a colui/colei che ha promesso e non mantenuto.
In queste persone, oltre ad aversi un profondo "deterioramento dell'autostima" e della "fiducia nelle proprie capacità", inconsciamente si sviluppa, nel tempo, una percezione di "scarso valore personale" e di "sporcizia intreriore". Sostanzialmente, la persona che promette e non mantiene, subisce una vera e propria "involuzione spirituale e morale".
Ecco perché è importantissimo dare seguito a ciò che ci si è impegnati a fare: nelle promesse fatte agli altri si comunica qualcosa di sé stessi, e se si disattendono quelle promesse, si perde inevitabilmente anche "una parte del proprio io”, della propria interiorità, con conseguente perdita di autostima e di fiducia nelle capacità che si possiedono e che, di fatto, non vengono "adeguatamente incanalate”.
La promessa è un atto di fiducia, un vincolo sacrosanto: non tradiamolo, ma osserviamolo con rispetto, verso l’altro e soprattutto verso noi stessi.
