GIOVANNA BOTTERI :" COSA NE SARA' DI NOI GIORNALISTI SE NON RIUSCIAMO PIU' AD INFLUENZARE L'OPINIONE PUBBLICA !"
Cosa
ci fosse nella testa della Botteri, in quel momento, solo
lei lo sa. Una cosa è certa:" Lo schieramento compatto, evidente,
palese, da "prima linea di un battaglione sul fronte di guerra", di
tutti i media internazionali, giornalisti noti, attori, cantanti di grido, e dell'establishment del blocco occidentale in generale, a
favore della Clinton e contro Trump, non lascia né presagire né
presupporre nulla di buono. Innanzitutto perché il vero giornalismo,dovrebbe affondare le sue radici nel terreno dell'imparzialità e
dell'equidistanza e secondo perché un tale schieramento compatto,
lascia intendere che vi sia un trait-d'union che lega fra loro, i
direttori generali delle principali testate giornalistiche, dei
principali TG, delle principali agenzie di stampa etc. in Usa e fuori . Insomma comunque la si legga la realtà, anche e soprattutto, facendolo alla
"luce dei fatti", non può che lasciare un forte senso d'inquietitudine e
d'ingiustizia.
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