lunedì 1 ottobre 2018

ISTAT 2017:" IN ITALIA AUMENTANO ANCORA LE PERSONE IN POVERTA' ! "

ITALIA 2017


L'Istituto Nazionale di Statistica ISTAT ha pubblicato, nel giugno scorso, il nuovo Report sulla povertà in Italia. Ebbene, secondo questo studio, il numero di poveri in Italia, aumenta ancora, confermando un trend di crescita ininterrotto che parte dal lontano 2005.

POVERTA' ASSOLUTA 

Nel 2017 si stimano in povertà assoluta 1 milione e 778 mila famiglie residenti in cui vivono 5 milioni e 58 mila individui; rispetto al 2016 la povertà assoluta cresce in termini sia di famiglie sia di individui.

L'incidenza di povertà assoluta, in Italia, sempre secondo l'Istat è pari al 6,9% per le famiglie (da 6,3% nel 2016) e all’8,4% per gli individui (da 7,9%).

POVERTA' RELATIVA

Anche la povertà relativa cresce rispetto al 2016. Nel 2017 riguarda 3 milioni 171 mila famiglie residenti (12,3%, contro 10,6% nel 2016), e 9 milioni 368 mila individui (15,6% contro 14,0% dell’anno precedente).

L’incidenza di povertà relativa si mantiene elevata per le famiglie di operai e assimilati (19,5%) e per quelle con persona di riferimento in cerca di occupazione (37,0%), queste ultime in peggioramento rispetto al 31,0% del 2016.

REDDITO DI CITTADINANZA

A fronte di questi numeri, ovvero 14.426.000 d'individui, fra povertà assoluta e relativa, che rappresentano la spaventosa percentuale del 24.04(3)% , ovvero quasi il 25% della popolazione, una misura come il "Reddito di Cittadinanza" non solo è auspicabile ma necessaria.

Una massa di 15 milioni di cittadini in povertà, equivale a dire che 1 persona su 4, in Italia, non solo non produce o non produce a sufficienza, ma non consuma.

Queste persone non comprano vestiti, non comprano scarpe, non comprano macchine, non viaggiano, e investono il 90% dei loro pochi averi, nel cibo, in medicinali e in quei pochi generi di prima necessità.

Mettere dei soldi in tasca a queste persone, equivale a dare un notevole stimolo alla "domanda interna", che non a caso, in Italia è asfittica.

Peccato che i 10 miliardi previsti quale misura di sostegno alla povertà, nella nota di aggiornamento al DEF presentata recentemente dal Governo Conte, non siano minimamente sufficienti a coprire adeguatamente la dignità di questa enorme massa di persone in povertà. Facendo dei rapidi calcoli, infatti, i 10 miliardi a 780 euro mese x 12 mensilità, previsti a copertura del Reddito di Cittadinanza, saranno a malapena sufficienti a coprire il fabbisogno di poco più di 1 milione d'individui.

Cosa facciamo con gli altri 14 milioni d'italiani rimasti in una condizione di povertà, fra assoluta e relativa ?

FUORI DA QUESTA EUROPA

Lo sforamento del deficit al 2,4%, ovvero la differenza fra la massa monetaria immessa nel mercato interno e le entrate tributarie,  necessario a coprire la manovra economico-finanziaria 2019 del Governo, non è passato inosservato ai burocrati di Bruxelles, che minacciano sanzioni. A questo bisogna aggiungere l'impennata dello spread, ovvero il differenziale fra il rendimento dei titoli di stato nazionali BTP e quelli tedeschi BUND, solitamente a 10 anni, che oggi supera quota 270, nonostante la calmierazione del mercato, rispetto ai giorni precedenti, legata alle dichiarazioni pro-Europa, del Ministro Tria.

A fronte di questa situazione, direi drammatica, la soluzione non può che passare dall'uscita dell'Italia dall'euro e dalla riconquista di quella Sovranità Monetaria indispensabile ad un paese che non molto tempo fa si fregiava di essere la quarta potenza economico/industriale al mondo.


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