martedì 1 luglio 2014

ANCHE LA MULTINAZIONALE DELLE SPEDIZIONI FA COME GLI PARE

 
 
 
 Questa è un'altra delle ingiustizie, perpetrate ai danni del comune cittadino/consumatore.
 
Il 9 Giugno scorso, nel corso della mattinata, ho avuto la sfortunata idea di telefonare al call center della suddetta azienda (..a pagamento fra l'altro e anche salato), per effettuare una spedizione urgente internazionale.
Dopo una lunga attesa telefonica, riesco a parlare finalmente con l'operatore. Prenoto e mi viene assegnato il codice di spedizione        ROMA 173  (#6324-427956458-7069) 
 
Concordiamo con l'operatore un range di attesa, presso la mia abitazione , fra le ore 15 e le ore 18.
Anche se avrei dovuto lavorare, decido di rimanere a casa, per attendere il ritiro della spedizione da parte vostra.
Attendo le 15....le 16.....le 17....le 18......le 19.....e non passa nessuno. Nessuno passa e nessuno telefona, pur avendo il mio cellulare. 
 
Il giorno successivo, telefono nuovamente al call center (...a pagamento), per sapere cosa fosse successo.....e l'operatrice mi dice che INCREDIBILMENTE il corriere "si sarà dimenticato di passare.
Ho scritto una lettera di reclamo e diverse e-mail alla compagnia ma nessuno mi ha mai telefonato o anche solo inviato una mail di scuse ( ...scuse che fra l'altro mi sarebbero bastate, visto che dopo una giornata d'inutile attesa, era l'unica cosa che chiedevo), anche solo per rispetto del cittadino/cliente.

Roba da matti

LA MULTINAZIONALE DELL'AUTONOLEGGIO FA COME GLI PARE







Vorrei raccontarvi quello che mi è successo con una notissima multinazionale dell’autonoleggio.

Recentemente mi trovavo all’estero per lavoro. Considerato che avevo diversi bagagli e visto che la mia abitazione si trova in una città diversa da quella d’arrivo del volo, decisi di prenotare un auto da ritirare al momento dell’arrivo in Italia, per poter giungere poi a destinazione. 

Chiamai telefonicamente il call center della compagnia, dove l’operatore mi chiese se disponevo di una Patente valida e di Carta di credito. Risposi di si ad entrambe le domande. L’operatore mi domandò, inoltre, che tipo di carta di credito avessi ed il numero. Risposi che si trattava di una VISA e comunicai il mio numero di Carta di Credito. Poco dopo, via e-mail, mi giunse la conferma della prenotazione con tanto di numero di prenotazione e costo.

Il giorno del volo, una volta giunto in Italia, mi recai all’ufficio della compagnia di autonoleggio, nella città di Prato. La ragazza allo sportello mi chiese i documenti. Dopo averglieli mostrati, arrivò in maniera a dir poco sbrigativa, la sua risposta:”Mi spiace ma noi non accettiamo questo tipo di Carta di Credito”. In pratica pur essendo una VISA loro volevano, non una VISA Electron Prepagata, come è quella che utilizzo per tutti i pagamenti on-line e acquisti di vario tipo, ma volevano una Carta di Credito dei circuiti bancari tradizionali al fine di tutelarsi su cifre molto alte, almeno questa fu la spiegazione dell’impiegata. Ovviamente io insistetti e mi offrii addirittura di pagare in contanti il deposito e l’intera somma, ma la ragazza si mostrò irremovibile. Sapevo d’altra parte, che in Italia l’accettazione di un pagamento in contanti, per un servizio/prodotto al pubblico, è obbligatorio ma non ci fu modo di fargli cambiare idea. 

Comunque, dopo essermi accertato che sarei rimasto a piedi, decisi di chiamare i Vigili Urbani in quanto ritenni e ritengo tuttora che la non accettazione di un pagamento in contanti, fosse ed è, un illecito. I Vigili mi dissero che non era loro competenza e mi suggerirono di rivolgermi ai Carabinieri. I militari dell’arma dopo aver compreso la situazione mi consigliarono di rivolgermi alla Guardia di Finanza. Il maresciallo della Guardia di Finanza dopo aver appurato la situazione, telefonò all’impiegata dell’autonoleggio, la quale si dimostrò altrettanto irremovibile, dicendo che le loro regole interne, non consentivano l’accettazione né di pagamenti in contanti e né di carta di credito prepagata (sebbene il pagamento dell’intera somma sarebbe stato immediato e anticipato). Il maresciallo della Finanza, quindi, suo malgrado, mi disse che loro non potevano fare niente al momento. Dopo quasi due ore di stress e malessere, decisi infine, visto che non c’era soluzione, di andare via e di prendere un Hotel, trovare un box-magazzino in affitto per i miei bagagli ed poi di partire in treno tre giorni dopo. Ascoltate perché non è finita.

Dopo tutta questa terribile ingiustizia, un paio di settimane dopo mi arriva l’estratto conto della mia prepagata e vedo che l’Agenzia Multinazionale di Autonoleggio si è presa 50 euro dalla mia Carta di Credito VISA, per mancato annullamento della prenotazione. Al danno la beffa. Mi sono documentato sul web e mi sono reso conto che questa multinazionale non è nuova a questo tipo di soprusi.

Avevo pensato, inizialmente ad una denuncia per furto, ma mi hanno sconsigliato perché l’azienda potrebbe farmi contro-querela, dal momento che questa clausola dei 40 euro era bene inserita e visibile nella mail di prenotazione ( e questo, purtroppo è vero)
 
Decido di pubblicare l'accaduto sui social media di modo da renderlo visibile a diverse associazioni dei consumatori. Una associazione di Napoli mi contatta tramite il suo avvocato a cui invio tutta la documentazione richiesta. 

Dopo una inutile attesa, anche l'associazione di consumatori napoletana che mi aveva, spontaneamente contattato (guarda caso) si è defilata e non risponde più alle mail, dopo avermi chiesto tutta la documentazione (che ho spedito nei dettagli) ed avermi "persino" suggerito di spedire via fax, la fotocopia fronte/retro della mia carta di credito, (quindi anche il codice di sicurezza), cosa che ovviamente mi sono rifiutato di fare.

Roba da matti