lunedì 5 gennaio 2015

TRENITALIA:" QUANDO IL RITARDO SEMBRA ESSERE NORMALITA' E LA PUNTUALITA' ANOMALIA "



Avevo tempo, inoltre quell'intercity costava circa la metà del freccia rossa. Certo, la coincidenza era alle h. 14,30 e l'intercity prevedeva di arrivare alle h. 14,21. Solo 9 minuti di scarto. Decisi di correre il "rischio". In fin dei conti, 9 minuti, sono un tempo biblico per le ferrovie tedesche, francesi, olandesi o inglesi. Non avevo fatto i conti sul fatto che mi accingevo a prendere un treno italiano. Così, pur avendo avvisato (in tono scherzoso) il capotreno delle mie necessità di arrivare in orario, il treno IC 727 partito da Roma puntuale alle h. 11,26 giungeva a Salerno alle h. 14,56 con ben 30 minuti di ritardo. Coincidenza persa ed attesa obbligata fino al giorno successivo, con tutti i disagi economici e morali correlati. Furioso mi dirigo all'ufficio locale di Trenitalia. Mostro il biglietto all'impiegato che scuotendo il capo, mi dice che non può farci nulla in quanto il tempo minimo di ritardo per avere diritto al rimborso del biglietto è di 60 minuti. L'unica cosa che può fare è quella di darmi un modulo di reclamo. Era la terza volta che mi capitava in un anno. Tre ritardi su su sei treni presi in Italia. Ringrazio l'impiegato dell'offerta del modulo di reclamo e me ne vado. Prima di attraversare la porta di uscita, però, mi volto e dico:" Forse c'è una cosa che potrebbe fare per me. Dica all'AD di Trenitalia di togliere l'orario di arrivo dei treni intercity !". L'orario dei treni sarà random. Almeno uno non si fa inutili illusioni.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.