All'interno dei confini del Parco
Nazionale della Val D'Agri, così come tutti gli altri pozzi presenti in
Basilicata. Un'area dall'incredibile, incontaminata bellezza
paesaggistica e che fino a 20 anni fa, prima dell'inizio delle
trivellazioni, non conosceva inquinamento o patologie ad esso correlate.
Eppure dall'attività estrattiva del principale giacimento petrolifero
dell'Europa continentale, ci saremmo aspettati, almeno una significativa
ricaduta economica sulla popolazione locale: "Infrastrutture, riduzione
delle imposte, abbattimento del costo carburante e dell'energia ad uso
domestico e industriale, innalzamento della soglia di povertà". Invece
niente. Come in un paese dell'Africa Sub-Sahariana, con tutto il
rispetto per quei popoli, nell'Italietta dei politicanti totalmente
asserviti ai poteri economici e purtroppo anche di altra natura, la
Lucania resta una delle Regioni più povere del paese. L'unica regione
priva di una rete ferroviaria degna di questo nome, quando già negli
anni "40 esisteva un treno che collegava la Val D'Agri al resto
d'Italia, con la vecchia stazione, ancora presente a Marsico Nuovo. Un
indice di disoccupazione e di emigrazione giovanile altissimo. Costo
carburante fra i più elevati in Italia. Presidi Ospedalieri rari e
laddove presenti, edificati a 500 metri da un pozzo petrolifero, come
l'Ospedale di Villa D'Agri. Qualcuno potrà obbiettare, sostenendo che la
colpa è dei Lucani. Invece credo non sia così. I popoli non sono
liberi, forse non lo sono mai stati ed oggi lo sono ancora meno che in
passato, nonostante viviamo in un paese, sulla carta, "Democratico". A
volte penso che è proprio il sistema ad essere sbagliato. La Democrazia
Rappresentativa Parlamentare e la conseguente piramide di potere che ne è
scaturita, partendo dai Parlamentari, passando dalle Regioni, fino ad
arrivare agli esponenti Politici provinciali, si è dimostrata, di fatto,
fallimentare. Una sorta di "piramide sociale capovolta", dove (in molti
casi e con le dovute eccezioni) i "peggiori soggetti", dal punto di
vista etico e morale, occupano posizioni di potere, mentre il resto
della popolazione è relegato agli angoli o nel migliore dei casi a
subire nel silenzio. Resta, come speranza e potenziale innesco di un
eventuale processo di cambiamento, l'informazione. Un grazie, pertanto,
va a tutte quelle persone che contribuiscono a far
conoscere una realtà, altrimenti sottaciuta.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.