giovedì 4 giugno 2015

GEMELLAGGIO: "FIRENZE - BABILONIA"


Imbocco via Ricasoli dalla parte dell'Accademia delle Belle Arti. Il sole rende bella Firenze così come qualunque altra città. Il capoluogo toscano ha però qualcosa di più. Monumenti ed edifici storici ovunque. Una densità artistica raramente visibile in altri luoghi e che indusse nello scrittore francese Marie-Henri Beyle altresì conosciuto come Sthendal, l'omonima sindrome psicosomatica da elevata concentrazione di bellezze artistiche in spazi ristretti. « Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere. » Cammino verso il Duomo, assaporando ad ogni passo, una tiepida aria primaverile. In lontananza un crescente vociare di lingue balcaniche, africane, indiane, dell'Europa dell'est si mescolano al suono di una fisarmonica che intona un triste canto rumeno. Una fila apocalittica di turisti stanchi e sudati si diparte come una luganega, dall'ingresso della Galleria dell'Accademia fino al Conservatorio ed oltre. Pigiati, compressi come carne in un insaccato, sembrano rassegnati. Una signora tedesca, già normalmente bianca in volto per sua genetica carenza melaninica, diventa ancora più bianca. Accenna ad un malore. Qualcuno le porta una sedia, districandosi fra le decine di poster illegali, venduti abusivamente da clandestini entrati abusivamente in territorio italiano. Poco in lontananza, scorgo la macchina della Polizia Municipale. Passano, guardano e vanno oltre. I venditori abusivi li vedono ma non accennano ad alcuna reazione. Evidentemente si sentono tranquilli.


Una ragazza italiana, districandosi fra la bolgia, urla: " Biglietto Express a soli 22 euro ed entrate subito, senza fare la fila". Nessun turista pare interessato. La crisi economica è evidente. Proseguo per via Ricasoli ed entro in Piazza Duomo. Una giovane ragazza estone suona il violino, guardando continuamente a destra ed a sinistra, casomai dovesse arrivare la polizia. Lo stridere piacevole dell'archetto sul re, ne conferma la tensione. I permessi per gli artisti di strada, sono d'altra parte limitati a Firenze e benché molto ambiti, sembra che il Comune, almeno negli ultimi quindici anni, seguendo regole "esoteriche arcane" e sconosciute ai più, li abbia dati sempre agli stessi artisti. "Anzianità di servizio" sarebbe la giustificazione di cui si vocifera. In pratica, secondo le mirabolanti e "democratiche" menti che hanno concepito suddette regole, se tu hai avuto la fortuna, quindici anni fa, di ottenere il permesso per occupare il suolo pubblico fiorentino, come artista di strada ed hai continuato a godere di questo privilegio, beh allora potrai continuare a farlo all'infinito, perché avrai sempre maggiore "Anzianità di servizio" rispetto agli aspiranti nuovi musicisti. No comment. 

Proseguo verso Via Calzaiuoli. Venditori abusivi Africani espongono borse abilmente contraffatte, proprio davanti ai negozi di pelletteria. Nessuno dice niente.



Un segnale appena accennato da parte di una sentinella, li informa dell'approssimarsi di una macchina della Polizia. Rapidissimi i ragazzi africani, afferrano i quattro lembi del lenzuolo ove sono apposte le borse e lo chiudono a mo' di fagotto, dileguandosi nelle stradine laterali. La volante passa lentamente. I ragazzi attendono ancora qualche istante e poi, ridendo gustosamente, ritornano ad esporre la loro mercanzia,nel punto esatto da dove erano scappati. Qualche turista sorride. "It's a daily theater", un teatro quotidiano, spiega qualcuno, alla moglie incredula. That's Italy !


In Piazza della Repubblica, ragazze rom, vestite completamente di bianco, con la tintura anche sul volto, approcciano turisti alla ricerca di danaro:"Siamo mimi"dicono.

Il sole, come una palla di fuoco rosso porpora, scompare dietro il colle di Piazzale Michelangelo. Scende la notte e le vetrine s'illuminano. Piazza Signoria è bellissima. Palazzo vecchio si staglia sontuoso, inerpicandosi con la sua torre, verso un cielo indaco stellato. La Piazza pullula di stelle cadenti colorate. Osservo meglio. Decine e decine di venditori abusivi del Bangladesh, Indiani e altri, lanciano verso il cielo lucine colorate che poi vendono ai giovani turisti. Solo dieci euro. Molti comprano.

Ai margini della piazza, due unità dei Carabinieri, normalmente in pianta stabile dopo gli sfregi alla Loggia dei Lanzi ed al Nettuno dell'Ammannati, conversano amabilmente fra loro. Una locandina sbiadita, dietro il vetro di una edicola, riporta la notizia di un pensionato settantaquattrenne di Voghera al quale Equitalia avrebbe pignorato la pensione minima di 600euro ed il conto corrente.

Qualche lucina lanciata verso il cielo, cade come un anatema, sulla testa dei malcapitati turisti. Qualcuno sorride. Altri proseguono contrariati, dopo avere accennato ad un gesto di stizza. Nessuno osa dire qualcosa o contestare. Si accetta tutto, piccole o grandi ingiustizie, a Firenze oggi come in Babilonia allora.

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