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domenica 29 maggio 2016

"LA SCHIENA DRITTA ED ANACRONISTICA DI SALVATORE GIRONE!"


Ricordo come se fosse oggi, le parole di Fabrizio Quattrocchi in Iraq:" Vi faccio vedere come muore un Italiano", in ginocchio, legato e bendato davanti ai suoi esecutori. Ricordo come se fosse oggi le parole del Comandante De Falco "Torni a bordo cazzo", nei confronti di Schettino, che voleva abbandonare la Costa Concordia. 

Vedo oggi, la schiena dritta di Salvatore Girone, salutare con dignità, ormai dimenticata, le varie istituzioni rappresentanti di questa "Tristissima Italia". Una Italia che è stata capace di lasciare i nostri marò in India per quasi quattro anni.

Un paese, l'Italia, che spinge all'emigrazione i propri giovani migliori per accogliere a braccia aperte migranti senza qualifiche e senza "amore per l'Italia",  provenienti da ogni angolo del mondo. Siamo un paese allo sbando che non merita la fierezza, la schiena dritta anacronistica e la compostezza d'altri tempi di Salvatore Girone. 

Noi siamo il paese di Barbara D'Urso, di Costanzo, della De Filippi, di Tiberio Timperi, di Bonolis, di Flavia Vento, di Rocco Casalino, di Cirino Pomicino, di Vespa etc. Noi siamo il paese che lascia nella miseria i propri vecchi per accogliere negli alberghi gli immigrati. Noi siamo il paese che non da lavoro ai propri cittadini per favorire gli immigrati. Noi siamo un paese che non da lavoro ai propri giovani ma trova impiego agli immigrati ed ai carcerati.

In definitiva noi siamo un paese ma, almeno fino ad oggi, non siamo ancora una Nazione.




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