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lunedì 30 maggio 2016

POLITICA ITALIA:" L'ARTE DI SEGARE IL RAMO SU CUI SI E' SEDUTI ! "


Negli ultimi anni, abbiamo assistito a numerosi attacchi da parte di politici e media italiani, nei confronti di Angela Merkel. La cancelliera tedesca, sarebbe rea di aver spinto l'Italia sull'orlo della bancarotta ed avrebbe "monopolizzato le decisioni europee", inducendo i "paesi deboli" dell'Unione (Grecia ed Italia in primis) a svendere pezzi di sovranità. L'adozione dell'euro, sarebbe all'origine di tutti i mali. In breve, come sempre accade, il tam-tam mediatico nel "Bel Paese", ha fatto si che questa, "avversione verso la Germania e la Merkel", divenisse una idea diffusa.



Eppure sull'opinione comune che si ha della Germania, non sono affatto d'accordo e l'ho ribadito più volte, anche in altre sedi. Molti ricorderanno, nei primissimi anni duemila, quando si sposò l'adozione della valuta comune ufficiale della Unione Europea, che proprio Italia e Grecia, fecero letteralmente "carte false" per entrarvi. Ricordo ancora i sorrisetti di compiacimento sotto i baffi di Prodi, allora a capo dell'Ulivo, per aver centrato i parametri di Mastricht. Ricordo ancora, quell'altro "patriota" di Dalema che dopo aver eliminato la separazione fra Banche d'investimento da quelle di mero Deposito, firma proprio con Prodi nel 2007, il Trattato di Lisbona (by.passando il volere del popolo italiano)



Fino ad arrivare al 1° gennaio 2002, con l'abbandono della lira e l'adozione dell'euro. A quel punto, le stesse regole che noi stessi, sia Italia che Grecia, avevamo contribuito a scrivere, diventano lo stesso giogo sotto il quale periremo (o quasi) negli anni successivi. In quegli stessi anni l'Inghilterra rimane fuori dall'euro. Così la Danimarca, la Svezia, la Rep. Ceca etc etc. Potevamo farlo anche noi. Poteva farlo la Grecia.

Nessuno in Europa, tanto meno Frau Merkel, ha mai puntato la pistola alla testa dell'Italia! Noi abbiamo adottato liberamente la divisa monetaria comune, anzi, "abbiamo fatto carte false" ( a detta di molti osservatori di rilievo) per adottarla . Possibile che, ancora una volta, i Politici italiani abbiano segato il ramo su cui eravamo seduti ? Possibile che nessuno di coloro (o dei consulenti), che erano al Governo di allora ed avevano potere decisionale, intuì la strategia tedesca, semmai ce ne fosse stata una ? Eravamo guidati da ritardati mentali o da corrotti ? Questa è la domanda..


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