La vera felicità non consiste necessariamente nella soddisfazione del
piacere, ma nel riuscire ad accordare perfettamente il proprio
comportamento ai propri valori. Ovvero
ad essere, quanto più possibile aderenti al proprio "Sè" recondito. In
parole semplici, essere quanto più possibile "se stessi".
P.s. Altro punto è l'essere a posto con la
propria coscienza, ovvero essere intimamente convinti che si è agito e
si agisce, secondo criteri di giustizia e non solo secondo criteri di
convenienza o opportunismo". L'ingiustizia perpetrata nella società, sia
in forma cosciente che sub-conscia, ai danni del prossimo, lede il
proprio "io", rendendoti infelice.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.