giovedì 23 febbraio 2017

ITALIA: " UNO STRANO POPOLO DI PASTORI, PECORE, CANI DA PASTORE E CANI SCIOLTI "


Frequentando il web, di una cosa mi sono profondamente convinto:" Gli italiani si dividono in pastori, pecore e cani da pastore. Rari, seppur presenti, i cani sciolti". 

I PASTORI sono coloro che detengono il potere reale (limitandoci a casetta Italia e senza addentrarci troppo su contesti internazionali seppur vitali) e dettano la realtà dove devono vivere, sopravvivere, essere tosate e spesso morire le pecore. 

I CANI DA PASTORE sono numerosi, attivissimi ed al servizio totale dei pastori. Devono avere un carattere particolare, misto fra fragilità interiore ed esteriorità aggressiva. Devono essere inoltre ricattabili, affidabili e poco intelligenti. 

Le PECORE sono la maggior parte. Inconsapevoli di tutto, anche di essere pecore, vivono subendo e non capendo di subire. Trascinate dagli eventi, si sentono fragilissime e cercano la protezione dei pastori e spesso dei "cani da pastore" che non esitano ad "approfittare di loro" , qualora se ne presentasse l'occasione. Le pecore sono utili soprattutto per essere tosate periodicamente e garantiscono la sopravvivenza di tutta la catena alimentare. Non si esclude che in periodi di crisi particolare, siano sacrificate e vengano macellate. 

Ci sono infine i cosiddetti CANI SCIOLTI. Dotati, solitamente, di una intelligenza superiore alla media e di una profonda convinzione nel "senso di giustizia", vivono appartati, lontani sia dal gregge che dal branco dei cani da pastore. Osservano da lontano gli eventi e giudicano nel merito, centrando quasi sempre la realtà, proprio perché non influenzati né dal gregge, né dagli interessi, come i cani da pastore o come i pastori.


I cani sciolti sono la vera spina del fianco dei pastori e l'unica speranza reale per le pecore di essere liberate dalla schiavitù....ammesso e non concesso che le pecore lo vogliano davvero di essere liberate.

giovedì 2 febbraio 2017

" MISTERI D' ITALIA !"


L'italiano medio è una vittima. Una vittima sacrificale da almeno settant'anni, ovvero da quando abbiamo perso (ahi noi) la grande guerra. Quel momento ha segnato la fine della nostra indipendenza, come nazione e come popolo. Gente generosa, creativa, meravigliosa e direi "spiritualmente elevata" che viene continuamente additata e disprezzata dai suoi stessi connazionali, anche loro vittime d'ignoranza e superficialità. Pochi sanno che dietro l'apatia dell'italiano medio vi è una feroce e spietata "Guerra psicologica" da parte dei servizi, che dura dal dopoguerra ad oggi. Magari sentire una oretta di conferenza dell'avvocato Manfredi, può giovare a molti e magari la prossima volta, ci si risparmierà frasi fatte come appunto "l'italiano ragiona da italiano". 

I popoli sono UGUALI ad ogni latitudine e ci sono studi scientifici che lo dimostrano. La differenza la fanno la storia e la "classe dirigente", ovvero l'establishment. Buona visione.