L'italiano medio è una vittima. Una vittima sacrificale da almeno
settant'anni, ovvero da quando abbiamo perso (ahi noi) la grande guerra.
Quel momento ha segnato la fine della nostra indipendenza, come nazione e
come popolo. Gente generosa, creativa, meravigliosa e direi
"spiritualmente elevata" che viene continuamente additata e disprezzata
dai suoi stessi connazionali, anche loro vittime d'ignoranza e
superficialità. Pochi sanno che dietro l'apatia dell'italiano medio vi è
una feroce e spietata "Guerra
psicologica" da parte dei servizi, che dura
dal dopoguerra ad oggi. Magari sentire una oretta di conferenza
dell'avvocato Manfredi, può giovare a molti e magari la prossima volta,
ci si risparmierà frasi fatte come appunto "l'italiano ragiona da
italiano".
I popoli sono UGUALI ad ogni latitudine e ci sono studi
scientifici che lo dimostrano. La differenza la fanno la storia e la
"classe dirigente", ovvero l'establishment. Buona visione.
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