domenica 24 dicembre 2017

" VENTI ANNI DI DEBACLE ECONOMICA E FINANZIARIA DELL' ITALIA ! "


Gli ultimi venti anni, sono stati devastanti per l'economia italiana. Gente con il diplomino delle superiori, la cui arroganza era solo pari alla loro ignoranza, si sono erti a docenti universitari, pianificando strategie economiche e finanziarie che hanno finito per distruggere letteralmente il tessuto industriale del nostro paese. 


L'Italia, all'ultimo posto in Europa per crescita del PIL +1,9%, negli ultimi venti anni con un divario rispetto agli altri stati, assolutamente imbarazzante. Pensate alla Germania +28,7%, all'Inghilterra +33,8% o addirittura all'Irlanda +86,1% .

mercoledì 13 dicembre 2017

LE ALTERAZIONI DELLA DEMOCRAZIA IN UNO STATO, SONO DIRETTAMENTE PROPORZIONALI AL NUMERO DEGLI ABITANTI DI QUELLO STATO "


Dei dieci paesi più ricchi al mondo in termini di reddito medio pro capite, solo due hanno più di 5 milioni di abitanti: gli Stati Uniti, con 260 milioni, e la Svizzera, con 7 milioni ( sebbene la Svizzera possiamo tranquillamente classificarla fra i piccoli stati ). Altri due hanno popolazioni superiori a 1 milione di abitanti: Norvegia, con 4 milioni e Singapore, con 3 milioni. La restante mezza dozzina ha meno di 1 milione di abitanti per stato.  

Cosa implicano tali variazioni sul legame tra dimensioni della popolazione e prosperità ? Le persone hanno discusso la dimensione ottimale di uno stato-nazione dai tempi di Aristotele.

Ciò che oggi possiamo dire è che:  "Le alterazioni della democrazia, in uno stato democratico, sono DIRETTAMENTE proporzionali al numero degli abitanti di quello stato ! ".

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Questo vuol dire che più è grande la nazione, maggiori saranno le alterazioni della democrazia. Per alterazioni, mi riferisco essenzialmente a quelle negative, ovvero:" Corruzione, malfunzionamento degli apparati dello stato, nepotismo, infiltrazioni delle "mafie" e criminalità nelle istituzioni, ingiustizie di ogni sorta, concussione, disequilibri in termini di GDP pro-capite, abusi e soprusi di potere etc.".  

Ciò che, infatti, consente l'impunità di queste "alterazioni negative dello stato democratico " è il caos, tendenzialmente direttamente proporzionale al numero di abitanti di quel paese. 

Dal caos nasce e resta impunito, "il rimpallo delle responsabilità e l'intorbidimento della verità". Maggiore è il numero degli abitanti di uno stato, maggiore sarà il caos. Maggiore sarà il caos, maggiori saranno le alterazioni della democrazia.

Più è piccolo lo stato, minore sarà il caos e minori saranno le alterazioni democratiche e quindi, in definitiva, anche il livello di benessere degli abitanti.

Un esempio estremo ci è dato dalle tribù africane di 30 o 50 membri dove se stupri, corrompi o rubi i soldi della comunità, ti lapidano in pubblica piazza. I componenti delle tribù, hanno inoltre tutti lo stesso "livello di benessere".

Stati grandi - come l'Italia ad es. - invece, tendono a funzionare male ed a favorire le alterazioni democratiche, spesso a scopo di lucro per oligarchie interne e/o miste estere, che si arricchiscono ai danni della collettività.

Questo spiega anche il perché, chi tiene le redini del potere, tende a favorire l'incremento della popolazione, favorendo e propugnando perfino una immigrazione di massa incontrollata e senza regole.

* https://www.ft.com/content/7c4750f8-1643-11e3-a57d-00144feabdc0
* http://www.economist.com/node/2300223
* http://www.businessinsider.com/democracy-looks-great-on-paper-until-2012-4?IR=T

" LA FINE DEL 2017 E L'INIZIO DI UNA NUOVA ERA ! "


"...in un futuro non lontano ogni patina di legalità con cui si sono coperti i malvagi, cadrà. Potremo finalmente scoprire quanto nudi e crudi possono essere i grandi delitti. I giornali che tenevano il sacco, tutti quelli più importanti, perdono ogni anno un quinto dei loro lettori e ne perderanno ancora. I veli cadono, e molti economisti non sono più economisti, molti uomini credibili non sono più credibili, i delinquenti sono delinquenti ".

Ecco, caduti i veli. Sono in molti ad aver previsto la fine del 2017 come la fine di un ciclo storico epocale durato almeno tre secoli, basato sulla torbidità, il lobbismo cinico ed occulto, la corruzione, l'ingiustizia e la malvagità. Questa storia deve finire e deve finire adesso ed in un modo o nell'altro finirà. Questo è solo l'inizio!

venerdì 1 dicembre 2017

" ITALIA 2017: AUMENTA IL DIVARIO FRA RICCHI E POVERI "


Le sette persone più ricche d'Italia, possiedono una ricchezza pari al 30% di quella posseduta dall'intera popolazione italiana. Il 20% dei "Paperoni" d'Italia hanno in cassaforte all'incirca il 70% della ricchezza complessiva. Dal 2008 al 2014 il ceto più povero, invece, ha perso ben il 25% del suo reddito, mentre la classe media sta scivolando verso la povertà. http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/stili-di-vita/2017/11/02/news/ricchi_e_poveri_in_italia_il_divario_cresce_a_livelli_record-180019881/

Esistono ormai due Italie:" La prima fatta dalla stragrande maggioranza dei cittadini ( un buon 90% e oltre) che arranca con un reddito medio pro-capite reale ( e sottolineo reale) di mille euro al mese netti - quando va bene - https://www.termometropolitico.it/1241596_quali-paesi-piu-ricchi-europa-la-nuova-mappa-pil-del-2016.html e l'altra Italia, fatta di pochi ed elitari, professionisti, calciatori, imprenditori, artisti etc. che guadagna cifre da capogiro e che ovviamente vive in una "bolla di sapone sospesa", un mondo tutto suo, una realtà distante dall'Italia reale. Si pensi tanto per fare un esempio ai 40.000 euro a puntata, guadagnati da Bonolis http://www.notizie.it/bonolis-scotti-conti-ecco-gli-stipendi-da-capogiro/

Ovviamente "La vida es del color del cristal con que se mira ", come dicono gli spagnoli, ovvero "La vita è del colore del vetro attraverso cui la si osserva" e quindi è ovvio che coloro che appartengono a queste "fortunate categorie" non potranno mai comprendere il "malessere reale del popolo". 

Questo vulnus sostanziale è alla base dell'inefficacia della maggior parte delle politiche adottate da coloro che siedono sugli scranni di Palazzo Madama o di Montecitorio e ci fa comprendere la famosa frase «Se non hanno più pane, che mangino brioche» (in francese S'ils n'ont plus de pain, qu'ils mangent de la brioche), tradizionalmente attribuita a Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena, pronunciata con riferimento al popolo affamato, durante una rivolta dovuta alla mancanza di pane. 

Eppure non è stato sempre così. Un tempo non troppo lontano, esisteva la "classe media" che s'incuneava fra l'Italia dei pochi ricchi e quella dei tanti poveri. Forse a qualcuno potrà sembrare incredibile eppure vi assicuro che negli anni "90 l’Italia era la quinta potenza mondiale e il primo Paese al mondo per risparmio privato e per ricchezza privata pro-capite https://www.jedanews.it/blog/storia-2/italia-potenza-mondiale-costituzione/ Nel 1991 raggiungemmo la quarta posizione superando economie come la Francia e la Gran Bretagna http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/05/16/abbiamo-superato-anche-la-francia-secondo-business.html?refresh_ce 

Da allora, un lento inesorabile declino, fino ad arrivare alla 49ma posizione nel ranking internazionale della competitività economica http://www.beppegrillo.it/2014/01/italia_quarantanovesima_economia_del_mondo.html , superati perfino da Bahrain o Mauritius. 

In definitiva, da quanto sopra esposto si capisce che la soluzione ai problemi occupazionali, di uno stato ingiusto e in declino, non può essere quella adottata da pochi privati, seppur animati da buone e "caritatevoli intenzioni" , quanto dall'adozione di politiche efficaci messe in atto da una classe politica seria, preparata, capace, onesta e meritoria del ruolo che le è stato conferito.