sabato 6 ottobre 2018

ARRIVI TURISTICI:" IN SOLI VENTI ANNI LA SPAGNA HA GUADAGNATO QUASI TRENTA MILIONI DI ARRIVI TURISTICI IN PIU' RISPETTO ALL' ITALIA "




Quando si parla d'Italia nel mondo, normalmente il pensiero corre al buon cibo, alla sua storia, all'arte, alla cultura, al Papa e al Vaticano, a Roma, Venezia, Firenze, al bel clima, al mare, alle sue spiagge e alle sue coste meravigliose, al maggior numero di siti Unesco. Da una simile ricchezza e direi fortuna, ci si aspetterebbe di essere il primo paese al mondo per numero di arrivi turistici. Per raggiungere tale obbiettivo infatti, non sarebbe stato necessario un Manager straordinario, bensì semplicemente un Manager mediocre, che però avesse perseguito il bene dell'Italia. Invece no.

Secondo una classifica stilata dall'Organizzazione Mondiale del Turismo, in seno alle Nazioni Unite, consultabile a questo sito https://en.wikipedia.org/wiki/World_Tourism_rankings l'Italia, ferma al quinto posto con 58.300.000 arrivi turistici nel 2017 è stata distaccata di oltre venti milioni di arrivi, sia dalla Spagna 81.800.000 arrivi, che dalla Francia 86.900.000.

Bisogna sottolineare che questo, non è un semplice esercizio di comodo, teorico, fine a se stesso. Secondo il World Economic Forum, per l'Italia, colmare il gap, ad esempio, con la Spagna, equivarrebbe a guadagnare oltre due punti di pil https://www.repubblica.it/economia/2018/04/22/news/spagna-italia_dal_turismo_gli_iberici_guadagnano_40_miliardi_in_piu_-194539494/

D'altra parte, il sorpasso turistico della Spagna sull'Italia è coinciso con il sorpasso degli spagnoli, sul nostro Pil pro-capite https://www.eleconomista.es/economia/noticias/9085006/04/18/Economia-Espana-supero-a-Italia-en-riqueza-por-habitante-en-2017-segun-el-FMI.html . Nel 2017, infatti, il Fondo Monetario Internazionale ( acronimo FMI), ha attribuito, per la prima volta nella storia contemporanea, un PIL pro-capite agli spagnoli di 38.285,966, superiore a quello italiano fermo a quota 38.140,338 dollari, peraltro fortemente sbilanciato in termini distributivi. Nello stesso anno solare inoltre, la Spagna ha incassato con il turismo, ben 87 miliardi, a fronte dei 40 miliardi italiani.

Ridicolo il siparietto dell'ex ministro per l'economia Padoan, quello che non sapeva quanto costava un litro di latte per intenderci, quando raggiunto dagli sconfortanti dati sul turismo italiano, comunicati dal FMI, mentre era in conferenza congiunta proprio con la presidente Christine Lagarde http://www.lastampa.it/2018/04/21/economia/crescita-turismo-e-agroalimentare-cos-la-spagna-sorpassa-litalia-GrMh51UiHnZtdfQUKHK4SP/pagina.html , ebbe il fegato di dire : «La strategia attuata dal governo è stata corretta». Immaginatevi se fosse stata sbagliata.

Deprimenti i dati sulla perdita di turisti tedeschi:" Negli ultimi venti anni l'Italia ha perso 35 milioni di pernottamenti di turisti provenienti dalla Germania https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2018/09/21/turismo-italia-spagna-partita/ ". Nello stesso articolo de Il Sole 24 Ore, viene tracciato, inoltre, un interessante quadro analitico, sul perché l'Italia sia stata sorpassata in maniera così brutale dalla Spagna, in termini turistici. Il resoconto, sostanzialmente, attribuirebbe il gap ad una mancata percezione, da parte della classe dirigente italiana, dell'importanza del turismo, nella crescita dell'economia.

Sempre nell'articolo del quotidiano economico, si legge infatti: 

" Negli anni 50/60 la Spagna intuì che il turismo sarebbe stato fondamentale per uscire dall’isolamento causato dalla guerra. Manuel Fraga Iribarne, ministro dell’Informazione e del Turismo dal 1962 al 1969, fu una figura fondamentale in questo processo. Durante il suo mandato fu lanciata la prima di tante campagne di successo. Lo slogan “Spain is different “ puntava a mostrare al mondo un paese con molte facce ancora sconosciute. A lui si deve anche l’espansione della catena dei Paradores e molte altre iniziative per il successo del Turismo e di quello che possiamo chiamare Sistema dell’Accoglienza in Spagna.
«Se la Spagna nel 1951 accoglieva 1,3 milioni di stranieri, nel 1965 ne riceveva 14,3 milioni, e nel 1990 34 milioni» Storia del Turismo in Italia, A. Berrino.
La Spagna ha fatto dello sviluppo di località costiere ed isole la sua fortuna nell’onda del Turismo delle “4 S’ (Sun, Sea, Sand and Sex). Non a caso una campagna di successo negli anni 80 recitava Everything under the Sun. 

Ciò che il quotidiano economico nazionale non dice nella sua interessante analisi e che non troverete in nessun quotidiano o mass-media mainstream è che il gap in termini di arrivi turistici, fra la Spagna e l'Italia non viene da lontano, ma si è generato negli ultimi venti anni, ovvero durante i governi della Seconda Repubblica.

La Banca dati Mondiale sul Turismo infatti, parla chiaro:

" Nel 1995 il numero di arrivi turistici in Spagna era pari a 32.971.000 presenze ".

" Nel 1995 il numero di arrivi turisti in Italia era pari a 31.052.000 presenze " .

Sostanzialmente, quindi, al 1995, le presenze turistiche fra l'Italia e la Spagna, ancora si equivalevano. Ergo il gap, fra i due paesi, si è generato nei venti anni successivi.

I dati sono consultabili qui ( in Spagnolo):  https://datos.bancomundial.org/indicador/ST.INT.ARVL?locations=ES-IT

Inutile girarci intorno, i danni causati al nostro paese, dall'establishment che ha governato l'Italia dai primi anni novanta ( periodo d'inizio delle privatizzazioni fra l'altro) ad oggi, sono stati enormi.

* A questo link è consultabile lo storico dei Governi susseguitisi in Italia, dal dopoguerra ad oggi http://www.governo.it/i-governi-dal-1943-ad-oggi/i-governi-nelle-legislature/192



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