giovedì 28 novembre 2019

" FIRENZE MATRIGNA "



Quella che vi racconterò è una storia, ambientata a Firenze, una delle più belle città al mondo ed al contempo una delle città italiane ed europee, mutata più rapidamente, (in poco meno di un decennio),  in un agglomerato global, liberista, nichilista, consumista, secolarizzato, cosmopolita. Un agglomerato urbano, sostanzialmente provincialotto nell'anima, evolutosi rapidamente, in maniera forzata e manichea, nella direzione di una metropoli americana multietnica come Londra, Amsterdam o New York ( che c'azzecca poi Firenze con la Grande Mela ? ) e che ha spinto quasi tutti gli storici abitanti, ad abbandonare la città, per rifugiarsi in periferia o fuori dalle mura, lasciando il centro cittadino, in mano allo straniero e  all'immigrato.

D'altra parte già Augusto Del Noce, ci aveva avvertiti del fatto che il compimento del marxismo ed in generale del giacobinismo sarebbe avvenuto con la dissoluzione del socialismo reale, perché solo il liberalismo avrebbe realizzato quella "proletarizzazione delle coscienze" che al socialismo non sarebbe potuta riuscire. Solo la società dei consumi nichilistica avrebbe realizzato questa mutazione antropologica che avrebbe secolarizzato definitivamente la società e sovvertito ogni concetto di normalità di etica e di giustizia.


 "FIRENZE, IN UN DECENNIO, UNA CITTA' UMANAMENTE IRRICONOSCIBILE"



Firenze: la sua bellezza estetica, architettonica, artistica, monumentale, pittorica è rimasta - fortunatamente - intatta, tutto il resto, invece, purtroppo è cambiato e in peggio. 


Firenze è una città che ho sempre amato profondamente. Quando, da un piccolo paese della Lucania, scelsi di trasferirmi in Toscana per frequentare l'università, la prima scelta cadde su Pisa. Ricordo che arrivai a Pisa, in un tiepido venerdì di settembre. La camera in affitto in cui avrei dovuto alloggiare, si sarebbe liberata il lunedì successivo. Affittai, quindi, una pensioncina sull'Arno, non molto distante da Piazza dei Miracoli e vicina all'Università, nell'attesa che la camera si fosse liberata. Avendo il fine settimana disponibile, scelsi d'impiegarlo andando a Firenze, una città di cui avevo tanto sentito parlare ma che mai avevo visitato. Presi un treno da Pisa ed in un'oretta circa, arrivai alla stazione di Santa Maria Novella. Fu amore a prima vista. Era una giornata di sole. Il cielo era terso, limpido e di un blu intenso. Numerose rondini ( ancora esistevano ) lo attraversavano da una parte all'altra, dipingendo morbidi disegni nell'aria. Sentivo in lontananza i rintocchi delle campane. Rimasi estasiato da tanta bellezza. Piazza Santa Maria Novella, il Duomo, il Battistero, il Campanile di Giotto, Via dei Calzaiuoli, Piazza Signoria, Piazza della Repubblica, il Ponte Vecchio, Palazzo Pitti, Piazza Santa Croce, Piazzale Michelangelo. Mi trovavo, come incastonato in un gioiello da cui non mi sarei più voluto staccare e così è stato.  Il giorno successivo telefonai alla signora della camera di Pisa e l'avvisai che non l'avrei più presa, in quanto avevo deciso di trasferirmi a Firenze. Così fu e da allora, l'amore per Firenze è continuato ininterrottamente fino ad oggi, sebbene la città di adesso, almeno da un punto di vista umano, non è più la stessa di allora.

Del degrado fiorentino, dei venditori abusivi clandestini, che vendono borse contraffate o stampe, ne abbiamo già ampiamente parlato qui http://dralbano.blogspot.com/2016/06/firenze-degrado-italia.html e qui http://dralbano.blogspot.com/2015/06/gemellaggio-firenze-babilonia.html,così come di tutte quelle misure, determinate politicamente ed apparentemente implementate con l'unico scopo di apportare disagio alla cittadinanza http://dralbano.blogspot.com/2018/08/stazione-fs-di-firenze-santa-maria.html

Abbiano parlato, inoltre, della assurde leggi anti-bivacco http://dralbano.blogspot.com/2019/05/turismo-le-leggi-anti-bivacco-servono.html,mirate, apparentemente, ad indurre il turista a rispettare "buona educazione e galateo", ma di fatto, per chi sa leggere fra le righe, a disincentivare l'affluenza turistica nazionale e quindi ad affossare, uno dei pochi settori industriali, ancora trainanti nel paese.

Oggi parleremo, invece, di quella mutazione antropologica forzosa e strategicamente imposta, sul tessuto umano di Firenze, visibile a tutti e che in pochi anni ha completamente stravolto l'impalcatura sociale fiorentina.



"LA FIRENZE DI OGGI ? 
UNA CITTA' MULTIETNICA,
ANGLOSASSONE, PRIVA DI ANIMA,
COME LONDRA O NEW YORK"




Per i lettori che si dimostrassero scettici o increduli, suggerisco un breve tour di Firenze, partendo dalla Stazione di Santa Maria Novella. Basta guardarsi intorno per capire che la città è interamente in mano agli immigrati. Gli immigrati sono ovunque: baristi nei bar, camerieri nei ristoranti, commessi nei negozi, vigilantes nelle boutiques di alta moda. Ciò che impressiona, per un italiano, come il sottoscritto, che ritorna a Firenze dopo pochi anni è la quantità di immigrati rispetto ai fiorentini, divenuti, ormai, netta minoranza. Un cambiamento visibile ed innaturale, che solo colui che ritorna a Firenze dopo qualche anno all'estero, può percepire e valutare.

I vigilantes di colore nelle boutiques di alta moda fiorentine, fra l'altro, è una pratica che avevo visto a Londra o a Parigi. Non immaginavo di ritrovare la stessa cosa anche nella "provinciale" Firenze. La diffusione massiccia di queste assunzioni, fra l'altro, mi spinge a credere che vi sia stato un "ordine di scuderia dall'alto". Troppi vigilantes di colore e in troppo poco tempo.

Da Corso Italia si entra nel Mercatino di San Lorenzo. Qui, quasi tutti gli storici banchi del mercato. sono passati in mani straniere.


Una signora fiorentina, mi racconta che pochi imprenditori del Bangladesh, hanno investito cospique somme di denaro ( spero di provenienza lecita ) ed hanno acquistato, praticamente tutto il mercato di San Lorenzo, impiegando, successivamente, come commessi, ovviamente solo connazionali bengalesi. Passeggiando fra i banchi, infatti, non si può fare a meno di notare che i commessi sono tutti immigrati di colore.

Qui si viene ad un punto importante: Da un lato, gli imprenditori stranieri, tendono ad assumere connazionali e dall'altro, gl'imprenditori fiorentini, tendono ad asumere immigrati, con il risultato che i lavoratori italiani non li assume più nessuno e sono, giocoforza, spinti ad emigrare al ritmo di 285mila l'anno https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2018/08/02/fuga-dallitalia-siamo-tornati-ai-livelli-record-degli-anni-50/4532924/



GL'IMPRENDITORI FIORENTINI E DEL NORD ITALIA, ASSUMONO IMMIGRATI, MENTRE I GIOVANI DEL SUD ITALIA, SONO QUASI TUTTI DISOCCUPATI !

Gli ultimi dati ISTAT sono agghiaccianti: nel meridione d'Italia, oltre il 50% dei giovani è senza lavoro https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/17/disoccupazione-ricerca-confindustria-al-sud-italia-un-giovane-su-due-non-lavora-e-aumentano-le-aziende-fallite/5331190/

A fronte di questi dati, la prima domanda che viene naturale porsi è:" Come mai, in città come Firenze, gli imprenditori sono costretti ad assumere immigrati stranieri, mentre il sud Italia un giovane su due è disoccupato ?".

Il politico democratico di turno, asservito al potente occupante, avrebbe la risposta pronta e direbbe:" Perché i giovani del sud Italia, non vogliono trasferirsi a Firenze !".

BALLE ! Menzogne ostentate per coprire la realtà, ovvero che:" La Commissione Europea sostiene che, per non avere pressioni inflazionistiche sul versante dei salari, e quindi per mantenere la stabilità monetaria, la disoccupazione italiana non deve scendere sotto il 9,1%. Non c’è dunque spazio per misure espansive.” 

 Il tasso di disoccupazione elevato è, quindi, una necessita macroeconomica, necessaria ad evitare spinte inflazionistiche, garantire la stabilità monetaria e quindi, anche, i rendimenti sugli investimenti finanziari.

Altro dettaglio non da poco è che in Italia non esiste un DATABASE UNICO che metta in rete i diversi Centri per l'Impiego diffusi sul territorio nazionale.

Sembra assurdo, eppure è così ! Un imprenditore fiorentino che vada al centro per l'impiego, ad esempio di via Cavour, e dichiari di volere assumere dieci giovani diplomati, ebbene quella richiesta non arriverà MAI ai ragazzi del sud Italia, proprio perché i Centri per l?impiego presenti sul territorio nazionale, non sono in rete.

Nel meridione d'Italia, la disoccupazione giovanile, supera il 50% https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/17/disoccupazione-ricerca-confindustria-al-sud-italia-un-giovane-su-due-non-lavora-e-aumentano-le-aziende-fallite/5331190/  . Inoltre, non esiste un database unico nazionale per gli uffici di collocamento http://dralbano.blogspot.com/2016/05/e-necessario-il-ripristino-dei-vecchi.html con il risultato che un imprenditore fiorentino che cercasse un lavoratore onesto presso il centro per l'impiego di Firenze ed un connazionale del sud Italia disoccupato, iscritto al centro per l'impiego della sua regione, non s'incontreranno mai, proprio perché i due database regionali, non sono in connessione. Una situazione assurda, strategicamente voluta e cercata.

LA FORBICE DI DISOCCUPAZIONE FRA NORD/CENTRO E SUD ITALIA E' VOLUTA !
 

Proseguendo il tour, si arriva in Piazza Duomo dove continua lo stillicidio della vendita abusiva di stampe, borse ed oggetti di ogni genere da parte di immigrati ( vedi foto in alto).

Da Piazza Duomo si imbocca Via Martelli e poi si gira a destra in via De' Pucci, proseguendo per via Bufalini si arriva all'Ospedale di Santa Maria Nuova.

Qui mi fermo per registrare un fatto assolutamente anomalo ed ingiusto che ho potuto vivere in prima persona.


" FIRENZE MATRIGNA: LA GUARDIA MEDICA GRATIS PER GLI IMMIGRATI E A PAGAMENTO PER GLI ITALIANI "



Mi sono laureato a Firenze, in Scienze Biologiche, a pieni voti. Qui ho superato l'esame di Stato. Qui ho vinto una stupenda borsa di Studio per un Master in Management, conseguito brillantemente a pieni voti, dopo un anno di corso. Qui ho appreso a suonare la chitarra, diventando un chitarrista apprezzato ed incidendo due dischi. Da qui sono partito per l'estero, dove ho appreso a parlare in quattro lingue oltre all'italiano ed a scrivere in spagnolo e inglese, oltre alla mia lingua madre. Qui ho conseguito il patentino di Giornalista e mi sono iscritto all'ODG della Toscana, realizzando centinaia di articoli tecnici, vertenti su temi Medici e Scientifici. Qui ho scritto quattro libri, pubblicati. Qui sono diventato Uomo di Scienza, di Arte e di Cultura, di Musica, di Letteratura e di Sport, che cerca di vivere in maniera completa, a tutto tondo, come il Rinascimento Fiorentino ci ha insegnato. Qui ho sempre pagato le tasse, EPPURE, non essendo più residente a Firenze, io italiano non ho diritto alla Guardia Medica Gratuita. A differenza degli immigrati che, invece, hanno diritto alla Guardia Medica Gratuita.

 " Regolamento per la Guardia Medica Ospedale di Santa Maria Nuova - Firenze "

 

* CITTADINI STRANIERI IN POSSESSO DI STP: I cittadini stranieri irregolari, così come i cittadini stranieri che sono in Italia con visto turistico – quindi di validità non superiore a 90 giorni – vengono qualificati come “cittadini stranieri temporaneamente presenti” e hanno diritto ad accedere alle prestazioni sanitarie urgenti.

 Immagine indicizzata in testa, prima pagina, nella ricerca Google per la voce              " Cittadini Stranieri STP "


Capite ? Io Italiano da generazioni, meridionale, non residente a Firenze, sono costretto a pagare la Guardia Medica, mentre un immigrato, appena arrivato in Italia, ha diritto ad averla gratis !

 

Dov'è la giustizia ? 

Una barbarie che non ha più nulla della normalità, neppure una blanda e sparuta parvenza !

Ho pagato le tasse in questo, paese ! I miei genitori hanno pagato le tasse in questo paese ! I miei nonni hanno pagato le tasse in questo paese ! Per quale motivo un immigrato che non ha mai pagato le tasse in questo paese, nè lui nè nessuno dei suoi familiari, ha diritto ad avere la Guardia Medica gratuita, mentre io no ? 

Come può reggere un paese che implementa un tale ingiusto sistema di assistenza sanitaria a favore dello straniero ed a discapito del connazionale ?

*

Solo un "Sovranismo Integrale", se così possiamo definirlo, potrebbe avere successo e traghettarci fuori da questa palude. Solo un nuovo paradigma sociale, politico, comunitario di "società chiusa" i cui semi sono già stati gettati, con i vari putinismi o "sovranismi", potrà riportare quel sentimento di patria, di giustizia e di fiducia nello Stato, così ferocemente e criminalmente usurpato. 

 

UNA CLASSE POLITICA CHE VA MANDATA A CASA, SENZA SE E SENZA MA,  CON TUTTI I SUOI LACCHE' MEDIATICI ED ISTITUZIONALI IMPEGNATI IN UNA COSTANTE OPERA DI DISINFORMAZIONE E DI OCCULTAMENTO DELLE INGIUSTIZIE !

"URGE UNA LEGGE CHE GARANTISCA LA PRIORITÀ NELLE ASSUNZIONI, SIA PUBBLICHE CHE PRIVATE, DEI CITTADINI ITALIANI RISPETTO AGLI IMMIGRATI "

 

A breve il testo di legge, su questo blog ! 

Per adesso, suggerisco una lettura sull'argomento, pubblicata ben tre anni addietro  http://dralbano.blogspot.com/2016/09/italia-2016-serve-una-legge-che.html






venerdì 22 novembre 2019

TURISMO ITALIA: "INCAPACITA' POLITICA E GESTIONALE"


La totale ed assoluta incapacità di buona parte di coloro che nell'ultimo trentennio si sono occupati istituzionalmente di turismo ed hanno legiferato in tal senso, si manifesta mettendo a paragone questo video, realizzato da un privato cinese e che illustra le bellezze di una terra incredibile, come l'Italia appunto, con il portale ufficiale del Ministero del Turismo e le attività culturali http://www.italia.it/it/home.html

Chiunque potrà valutare ed apprezzare la bellezza e la capacità attrattiva del video realizzato dal ragazzo cinese, contro la sterilità asettica delle immagini statiche del portale turistico ufficiale del Ministero del turismo italiano.

Non dimentichiamoci, fra l'altro, che nel 2007, l'allora Ministro per i Beni Culturali, Francesco Rutelli, presentò in pompa magna, il primo portale Italia.it, costato ben 7 milioni di euro e per il quale furono stanziati la bellezza di 45 milioni di euro, poi chiuso, improvvisamente, nel 2008 https://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/scienza_e_tecnologia/italia-punto-it/italia-punto-it/italia-punto-it.html

mercoledì 13 novembre 2019

" LA MEMORIA STORICA DELLE COSE "


Immaginiamo una poltrona antica, del seicento, appena realizzata da un bravo artigiano fiorentino ai tempi dei Medici. Il profumo del legno appena dipinto, la lucentezza del broccato rosso. 

Passano i giorni, le settimane, i mesi, gli anni, i lustri, i decenni, i secoli, fino ad arrivare ai giorni nostri. Quella poltrona non è più la stessa. Il legno, sferzato dalle intemperie ha perso, a tratti, la sua vernice. Il colore rosso del broccato si è sbiadito, La struttura si è, percettibilmente, deformata.

Bene! Però cos'è successo, praticamente, a livello ultrastrutturale ? 

Semplice ! Gli atomi di idrogeno, ossigeno, carbonio etc. che costituiscono le molecole di lignina, cellulosa, emicellulosa si sono spostati. Idem per quelli del broccato, della spugna interna, il ferro dei chiodi etc. Alcuni si sono ossidati nel tempo, altri si sono trasferiti nell'aria, altri dilavati con l'acqua. Però, essendo la sfera terrestre, un "sistema chiuso" sono ancora tutti qui, intorno alla poltrona. Bisognerà solo trovare il modo di "ridefinire atomicamente quel - momento storico atomico/strutturale ".

Ciò che voglio dire è che, prima o poi, magari fra qualche centinaio o migliaio di anni, inventeremo una sostanza liquida che lanciata sull'oggetto da "restaurare", lo riporterà al suo stato originario, ovvero alla "memoria storica molecolare" che noi desideriamo ripristinare.


"Anche il nostro Giggino - esperto di poltrone - è d'accordo !"

domenica 3 novembre 2019

"LE GABBIETTE DELLA PICCIONAIA"


Il passaggio dell'umanità dal nomadismo alla stanzialità ha comportato tutta una serie di cambiamenti, nella psicologia comportamentale dell'Uomo, che hanno finito per condizionare in maniera netta la nostra percezione della vita e soprattutto del "cosa fare nella vita".

L'Uomo, infatti, nasce nomade e quindi cacciatore, pescatore, raccoglitore, costruttore etc. per poi diventare, con l'avvento dell'agricoltura, stanziale e quindi specializzarsi in un solo compito. 

In epoca primitiva l'uomo nomade, per sopravvivere doveva, infatti, essere in grado di cacciare e quindi essere un bravo cacciatore, ma anche un bravo pescatore, doveva inoltre essere in grado di costruire in breve tempo una dimora confortevole e protettiva per se stesso e per la propria famiglia. Doveva essere un bravo medico per curare i suoi malanni e quelli dei suoi cari. Doveva essere al contempo un buon guerriero per difendere se stesso e la propria famiglia.




Venne poi la stanzialità e la costruzione della società così come la conosciamo adesso. Una struttura piramidale, dove ciascuno deve scegliersi un lavoro ben preciso. Una società dove siamo tutti incasellati come piccioni nelle gabbiette di una piccionaia. Tu fai il medico, tu il biologo, tu il musicista, tu il giornalista, tu il cacciatore, tu l'ingegnere e così via. E per giustificare la nostra scelta univoca abbiamo inventato il termine "passione". 




In realtà la passione è un qualcosa che può esistere ma certamente riguarderà i mestieri primordiali quelli nati con l'umanità e non quelli creati dalla modernità sociale ex-novo. Un uomo potrà avere passione per la caccia, per la musica o per la pesca in quanto esse nascono con l'Umanità, ma non potrà mai avere passione nel fare, che so, il commercialista, in quanto questo non fa parte dei mestieri legati alla nascita dell'Uomo.

Noi nasciamo e siamo progettati per saper fare di tutto. L'incasellamento lavorativo e professionale della moderna impalcatura sociale si è reso necessario solo ed esclusivamente ai fini del corretto funzionamento degli ingranaggi che sottendono al funzionamento della società stessa.

MATRIX



Qualche anno fa, esattamente nel 2014, pubblicai un CD dal titolo Smooth Canarias. Una raccolta di quattordici pezzi strumentali, concepiti e suonati alle isole Canarie. Fra le immagini che ho inserito nel CD  ve n'è una a cui sono particolarmente legato e questo non tanto per l'immagine in sé, quanto per il messaggio che ho voluto riportare in didascalia, ovvero: 

...se è vero che l'uomo, ogni uomo, nell' infinitamente piccolo è fatto di atomi e che l’aria che si frappone fra quell'uomo e gli altri è fatta essa stessa di atomi.....allora non vi è soluzione di continuità, non vi è divisione fra gli uomini. Siamo nel bene e nel male legati l’uno all’altro in un sistema ove l'azione di uno, in un modo o nell' altro, influenzerà il destino anche degli altri.... ( Mario Albano Barragan )