mercoledì 29 gennaio 2020

QUESTO SCRIVEVO NEL 2010:" La Banca dei Regolamenti Internazionali prevede per i prossimi anni un forte calo nei prezzi delle case sia in Italia che in Spagna "



Il periodo successivo alla seconda guerra mondiale, fu caratterizzato da numerosi eventi e cambi nelle società coinvolte nel conflitto. Uno di questi fu indubbiamente il forte incremento delle nascite che segnò il periodo post-bellico. I bambini nati fra il 1945 ed il 1964 nei paesi occidentali, ma in maggior misura negli stati appartenenti al Commonwealth, vennero, infatti, chiamati con l’appellativo di “baby boomer”, proprio a sottolineare quella particolare impennata demografica che segnò il suddetto periodo storico. L’evento, come sempre accade, portò con se altri eventi e mutazioni nella società e nell’economia, fra cui l’aumento progressivo e costante dei prezzi delle case, legato proprio alla maggiore domanda dovuta all’incremento demografico. Come allora, oggi, la crisi economica internazionale e l’invecchiamento della popolazione spingono per un cambio significativo, però questa volta nella direzione contraria. Le previsioni sono drammatiche. Secondo uno studio, pubblicato nei giorni scorsi dalla BRI Banca dei Regolamenti Internazionali con sede a Basilea, Spagna e Portogallo saranno i due paesi industrializzati, dove il prezzo del mattone scenderà maggiormente nei prossimi anni. Le stime della BRI parlano di un calo progressivo, nel prezzo delle case in Spagna addirittura del 75% fino al 2050. Questo in uno scenario demografico neutro. Le previsioni si fanno ovviamente ancor più cupe qualora la popolazione spagnola dovesse subire un ulteriore calo in termini numerici. Le previsioni della più antica istituzione finanziaria internazionale, non sono molto più rosee per l’Italia dove la flessione progressiva prevista nel costo delle case per i prossimi anni, si attesta al 70%. Sempre in ambito europeo gli unici due paesi dove il prezzo del mattone segnerà la contrazione maggiore rispetto Italia e Spagna, saranno la Germania ( 75% ) ed il Portogallo, dove la caduta prevista supererà addirittura l’80%.

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