In uno studio longitudinale, condotto a cavallo fra il 2002 ed il 2006, Richard Lynn professore emerito di psicologia britannico, e Tatu Vanhanen professore finlandese di scienze politiche, stilarono una classifica internazionale del QI, ovvero del quoziente intellettivo, medio in oltre 80 paesi.
Sebbene il lavoro sia stato fortemente criticato, è difficile negare l'impatto dei soggetti ad alto quoziente intellettivo, sullo stato sociale ed economico di una nazione.
Richard e Tatu, sostennero nel loro studio, che le differenze nel reddito medio di una nazione, erano strettamente correlate alle differenze nel quoziente intellettivo medio nazionale (QI). Sostanzialmente i due ricercatori, dimostrarono in maniera scientifica, quello che tutti conoscevano, ovvero che il QI medio nazionale, incideva in maniera importante, sia nello sviluppo sociale ed economico di uno Stato e sia nel reddito medio pro-capite dello stesso.
Certo, bisognerebbe introdurre alcune variabili nell'algoritmo utilizzato dai due autori. Ad esempio, una variabile importantissima è la Meritocrazia. Inutile, ad esempio, tentare di applicare questo modello, in un paese dove le posizioni dirigenziali sono assegnate per nepotismo, clientelismo, corruzione, politica e/o apparteneza a lobbies più o meno occulte. http://dralbano.blogspot.com/2020/01/la-piramide-rovesciata.html
La mancanza di meritocrazia, solitamente correlata ad un deficit di libertà politica e decisionale, comporta la genesi di vulnus che risulta difficile eradicare. Ad esempio, quando una posizione apicale, dirigenziale, viene assegnata per demerito, solitamente il soggetto che ha assunto tale posizione di vertice, quando si troverà a scegliere un suo subalterno, lo sceglierà certamente meno intelligente, proprio per timore che un giorno "esso" possa "rubargli" il posto. Tale comportamento, tenderà ad essere ripetuto continuamente dal vertice fino alla base della piramide con conseguenze devastanti sul corretto funzionamento del "sistema".
Non è un caso che l'Italia, proprio dal 2007 in avanti, abbia perso posizioni praticamente in ogni ambito dello scibile economico internazionale http://dralbano.blogspot.com/2019/12/anno-2019-cipro-supera-litalia-per-gdp.html spingendo, contestualmente all'estero il 10% della sua popolazione http://dralbano.blogspot.com/2019/12/italia-decennio-20072017-i-dati-reali.html La cosa grave è che è stato spinto all'estero proprio il segmento della popolazione a più alto Qi, ovvero laureati e tecnici ad alta specializzazione.
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Pubblichiamo, di seguito, il ranking dello studio condotto da Richard e Tatu, certi comunque che la posizione 102 dell'Italia oggi, andrebbe certamente rivista al ribasso, purtroppo.
IQ by Country - World Ranking of Countries by their Average IQ
Which country has the highest IQ?
What is the average IQ of your country?
Here is the average IQ of more than 180 countries:
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