martedì 21 luglio 2020

" ODISSEA DEL MIO RIENTRO IN ITALIA AI TEMPI DEL COVID "

Una tavoletta di età romana con incisi 13 versi dell'Odissea di Omero è stata trovata 
vicino alle rovine del Tempio di Zeus nell'antica città di Olimpia, in Grecia.

ODISSEA ATTO I : BANCOPOSTA / RYANAIR


Dopo una lunga quarantena durata quasi cinque mesi, alle ridenti ed assolate isole Canarie, l'’8 di giugno 2020 finalmente riaprono i voli e verso l'una del mattino (ore Canarie), “tento di acquistare” – utilizzando la mia carta Postepay - sul  sito web della Ryanair, un volo da Gran Canaria a Milano Bergamo-Orio al Serio, per il giorno 3 luglio 2020.

Dopo avere compilato tutti i campi del modulo passeggeri, inserisco i dati della mia carta di credito e premo il pulsante "Paga". Stranamente, l'attesa per il pagamento è molto più lunga del solito e alla fine la pagine ricarica la stessa schermata iniziale dove mi venivano richiesti, nuovamente, i dati di pagamento e quindi, sostanzialmente, di pagare nuovamente.

Avendo acquistato molti altri voli in passato e non avendo mai sperimentato tale anomalia, voglio accertarmi e così verifico on-line il saldo della mia carta di credito. A quel punto scopro che, in effetti, il ​​pagamento era stato effettuato. Dal mio conto erano stati prelevati 96,92 euro CODICE 38 – 643914 ( codice identificativo della transazione ).

 
La mattina successiva, sempre dell’8 di giugno, verso le ore 9, chiamo l’assistenza Bancoposta spiegando quanto accaduto e loro mi confermano il pagamento (sebbene da un punto di vista contabile, fosse rimasto ancora “in sospeso”). Questo però solo secondo loro. In realtà sul mio estratto conto, non c’era discrasia fra “saldo contabile e saldo disponibile”. I soldi mancavano, sebbene il biglietto non mi fosse stato erogato A quel punto chiamo il servizio clienti Ryanair, che mi suggerisce, dopo aver compreso l’accaduto, di attendere fino al pomeriggio dello stesso giorno.
Il pomeriggio, sempre dell’8 Giugno, ricontrollo il mio conto bancario e noto, con mia grande sorpresa e disappunto, che un secondo pagamento (non autorizzato in alcun modo da me) sempre di 96,92 euro  CODICE 38 – 640124, era partito sempre dalla mia stessa carta Postepay,  intorno alle 13:49 ( Ora Canarie), quindi dodici ore dopo il primo pagamento.

Chiamo immediatamente il servizio clienti Ryanair e mi dicono che c'è stato un errore di sistema. Un pagamento è andato a buon fine ( il 640124), mentre l'altro ( il 643914) mi sarebbe stato rimborsato in 48 ore lavorative.

In realtà, per ben 10 giorni, dal mio estratto conto sia contabile che disponibile, visualizzavo un ammanco in denaro di entrambi i pagamenti.

Solo il 18 di giugno, il primo pagamento (643914), che alla fine non era andato a buon fine e che però era sparito dal saldo contabile della mia carta, è riapparso sul saldo contabile, per poi essermi  riaccreditato anche su saldo disponibile nel corso della domenica 21 giugno. A quel punto mi viene anche confermata la prenotazione del volo e finalmente posso fare il check-in online.

Ora, io mi domando:
 
Come è possibile che sia stato autorizzato un secondo pagamento sulla mia carta di credito, per lo stesso volo, senza il mio consenso ? Cosa sarebbe successo se invece di 96,92 euro, si fosse trattato di un biglietto aereo da 1500 euro ? In  pratica mi avrebbero prelevato 3000 euro dal conto senza erogarmi il biglietto aereo. Inoltre ( tenendo conto del lato positivo che comunque il biglietto, alla fine, sono riuscito ad ottenerlo ) sarei stato, comunque, privato della possibilità di spendere ben 1500 euro del mio denaro per 14 giorni. 

Naturalmente ho scritto una lettera di reclamo sia a Ryanair che a Bancoposta. Ryanair non mi ha mai risposto, mentre Bancoposta ha “accuratamente” evitato di rispondermi in forma scritta. Qualche giorno fa, infatti, il 16 giugno, ho ricevuto una telefonata dall’assistenza di Poste Italiane, dove una signora mi diceva, sostanzialmente, che “per loro” c’era stato solo un pagamento, questo nonostante io facessi notare e comunicavo entrambi i codici – 38, identificativi di entrambe le transazioni. La signora mi rispondeva con un:” Verifichi lei stesso sul suo estratto conto !”. Che facce di bronzo ! Alla mia insistenza sul fatto che fosse partito un secondo pagamento senza la mia autorizzazione, lei risponde:” Faccia un altro reclamo ! “.
Il fatto mi fece ricordare, quando diversi anni fa, feci 10 euro di benzina ad un distributore automatico a Firenze, sul Viale Guidoni, pagando sempre con la Postepay. Verificando, casualmente, sul mio estratto conto, la sera stessa, mi accorsi che mancavano ben 60 euro dal mio conto. Chiamai l’assistenza Bancoposta e l’operatore, serafico, mi disse:” Guardi non si preoccupi, a volte succede che sulla carta le addebitino 50 euro in più, vedrà che in due tre giorni gli saranno riaccreditati. In effetti così fu ma, di certo, non è una cosa normale come loro vogliono farti credere. Anche allora scrissi un reclamo, ma nessuno rispose.

ODISSEA ATTO II : IL BONIFICO DOMICILIATO 


Comunque poco male, nonostante il lockdown, avevo scritto diversi articoli scientifici, anche per la rivista tecnica con cui collaboro da una decina d’anni. In quei giorni avrei dovuto ricevere il pagamento e quindi quell’ammanco in denaro, dovuto al disservizio Ryanair/Bancoposta, sarebbe stato, almeno economicamente compensato.

Attendo una settimana e vedo che questo bonifico bancario non arriva. Che strano. Loro sono sempre puntuali. Chiamo in redazione e mi faccio mandare i dettagli del bonifico. Apro la mai e vedo che il bonifico bancario è stato convertito in bonifico domiciliato, ovvero un tipo di bonifico che deve essere prelevato fisicamente recandosi in un qualsiasi ufficio postale su suolo italiano, dal beneficiario del bonifico stesso. Incredibile ! Io mi trovo all’estero, a migliaia di chilometri dall’Italia e in redazione ben lo sanno e mi mandano un “Bonifico Domiciliato”, quando per dieci anni, mi hanno sempre pagato con Bonifico Bancario ? Impossibile ! 

Chiamo in amministrazione della rivista e mi dicono che quelli dell’Ufficio Postale, per errore, hanno convertito il “Bonifico Bancario” in “Bonifico Domiciliato”. Attendo ancora una settimana e finalmente, dopo varie pressioni, lo stesso giorno della risoluzione del problema con Bancoposta/Ryanair, ovvero il 21 di Giugno, mi viene accreditato, finalmente, anche il compenso dell’articolo. 

ODISSEA ATTO III : MI BANNANO DAL MIO GRUPPO 
FACEBOOK " BIOLOGI AAA CERCASI "





Nel frattempo che si presentavano tutti questi ostacoli al mio rientro in patria, il 14 di Giugno venivo improvvisamente e senza alcun motivo, estromesso dal mio storico gruppo facebook di circa 9000 biologi, Biologi AAA Cercasi da me fondato nel 2009 e da me amministrato per ben undici anni. 

Pubblico di seguito, la lettera di reclamo/spiegazioni, indirizzata a Facebook e per la quale non ho ancora ricevuto alcuna risposta.

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Spett.le Staff di Facebook,

oggi 14 Giugno 2020, ore 13 circa è successa una cosa incredibile. Dopo avere pubblicato questo articolo http://dralbano.blogspot.com/2020/05/q-plan-to-save-world.html sul mio "storico gruppo facebook" BIOLOGI AAA CERCASI https://www.facebook.com/groups/53464578690/ subito dopo, sono stato cancellato dal gruppo sia come "membro" che come "amministratore" e quindi il gruppo di quasi 9000 membri, che amministravo da circa 10 anni, si trova adesso senza amministratori.


P.s. Il mio account è collegato al mio numero di telefono, quindi è verificabile. Anche il mio gruppo BIOLOGI AAA CERCASI https://www.facebook.com/groups/53464578690/ è facilmente verificabile, essendo io l'unico amministratore del gruppo che pubblicava i contenuti.

Potreste, cortesemente, verificare cosa è successo ed eventualmente ripristinare il mio ruolo di "Amministratore" ?

Grazie ! Resto in attesa di risposta !

Mario -------------------
Tel. ----------------------

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Ovviamente su tale accaduto sono state attivate le istituzioni preposte e quindi mi auguro di avere presto maggiori ragguagli sulla vicenda. 

ODISSEA ATTO IV : IL GIORNO DELLA PARTENZA




Giunge, intanto, il giorno della partenza, ovvero il 3 luglio giorno del mio rientro in patria. Salgo sull’autobus e provo a pagare in contanti. L’autista mi dice che, per ragioni sanitarie, si può pagare solo con carta di credito. Va bene, pago con la carta e riesco a salire. 

Un paio di ore prima, arrivo all’aeroporto di Gran Canaria con una valigia grande, una valigia piccola ed una valigetta trolley ventiquattrore. Per ragioni sanitarie sono stati eliminati tutti i carrelli. Bisogna trascinarsi le valige a mano, con guanti e mascherina in volto. Vedo anziani paonazzi, in preda all’ipercapnia. 


Giungo al banco della compagnia. Faccio il check-in e mando la valigia grande e la valigia piccola in stiva dell’aereo. Porto con me, all’imbarco soltanto il trolley ventiquattrore, come di consueto e come nelle decine di voli in passato. 

All’ora prestabilita per la partenza, mi metto in fila con gli altri passeggeri. Il gate d’imbarco ha due addette: una per l’imbarco prioritario e l’altra per l’imbarco normale. Non avendo la priorità, mi metto in fila nell’imbarco normale. Giunto al gate d’imbarco, la ragazza mi fa:” Mi scusi ma, il trolley in cabina non è consentito con il suo biglietto”. La ragazza del prioritario, mi dice:”Venga da me che risolviamo !”. Vado dalla ragazza del prioritario, la quale mi dice che pagando 25 euro posso portare il bagaglio con me. Va bene, rispondo io. Provo a pagare con i contanti, ma lei mi dice che non è consentito, per ragioni sanitarie. Mi chiede la Carta di Credito.


La passa nel sistema di pagamento elettronico e poi la gira e legge ad alta voce il codice di sicurezza CVV. A quel punto mi incazzo e le spiego che è una “violazione della privacy”, oltre che un rischio per il mio conto, visto che c’erano altre persone in fila ad ascoltare. Sbrigato il tutto mi avvio verso l’aereo e trovo altri tecnici che chiedono di requisirmi il trolley, in quanto deve andare in stiva. Io spiego che c’è il PC ed ho pagato 25 euro. Loro mi dicono che per ragioni sanitarie devono mandare i trolley in stiva. A quel punto mi accorgo che la ragazza, non aveva apposto alcuna etichetta identificativa sul mio trolley. Ritorno incazzato e lei, rossa come un pomodoro, appone l’etichetta e si scusa per la sbadataggine. ( Occhio che senza identificativo del bagaglio in stiva, in caso di furto, smarrimento o danneggiamento, il passeggero non ha la comprovante e quindi non può rivendicare niente ).

Ho voglia di partire e quindi decido di troncare la discussione consegnando il trolley all’addetto. Partiamo. Dopo circa 4 ore di volo atterriamo a Milano.

Qualche giorno più tardi, manderò un messaggio all’ENAC che mi risponde in maniera molto dettagliata ed esaustiva. Riporto di seguito la mail:



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Spett.le ENAC,

il giorno 3 luglio 2020, ho preso un volo Ryanair da Las Palmas di Gran Canaria a Milano Orio al Serio.

Alla porta d'imbarco mi sono presentato con un trolley piccolissimo (molto inferiore alle dimensioni normalmente consentite). Tuttavia la ragazza non ha voluto sentir ragioni ed ha preteso che pagassi 25 euro e mandassi il mio trolley in stiva ( fra l'altro con il PC all'interno ), per ragioni sanitarie.

Nonostante le mie lamentele ( avevo letto questo articolo https://www.leggo.it/italia/cronache/trolley_mano_addio_aereo_cosa_succede-5311468.html ), o pagavo o mi avrebbero lasciato a terra per "ragioni sanitarie".

Alla fine sono stato costretto a pagare 25 euro ed a mandare in stiva il mio trolley, con il rischio che mi si rompesse pure il PC.

Vorrei chiedervi se avete disposto degli "strumenti" a tutela dei passeggeri che hanno dovuto subire questi soprusi e se si quali.

In attesa di Vs riscontro, invio distinti saluti

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ODISSEA ATTO V : FINALMENTE IN ITALIA



Dall’aeroporto di Orio al Serio, prendo la navetta per la Stazione di Milano Centrale e poi la Metro. La sera dello stesso giorno, dalla stazione di Milano Porta Garibaldi, ho un treno cuccetta che durante la notte mi avrebbe portato a Salerno dove sarei arrivato la mattina successiva. In attesa di fronte al cartellone delle partenze, attendo la comunicazione del binario. Come spessissimo accade, il binario viene segnalato pochi minuti prima. Nel mio caso meno di cinque. Corro. Era quasi mezzanotte ed ero da solo con tre valige. Una scalinata immensa per arrivare al binario. Naturalmente non ci sono ascensori. Salgo su prima il trolley piccolo e poi ridiscendo portando su le altre due valige, con un peso complessivo di circa 40 chili. Nello sforzo mi appare qualche immagine sacra. 


Rifletto sul fatto che una persona anziana o con qualche handicap, non riuscirebbe mai a prendere il treno, in quelle difficoltà ed in così poco tempo dall’annuncio del binario. Un disservizio tipico italiano e che non tiene conto, minimamente, della tempistica e della logistica dei passeggeri. Siamo in Italia. Ok, riesco a prendere il treno. Arrivo previsto a Salerno, alle 10,50 della mattina  successiva, ovvero del 4 luglio. Il treno arriva con mezzora di anticipo, obbligando i passeggeri a riporre in fretta e furia i propri oggetti nelle proprie valige, per poter scendere dal treno in fretta e furia. Arrivare mezzora in anticipo per un treno, è anch’esso un disservizio – cit.

 ODISSEA ATTO VI : L'AUTOBUS DELLA SITA NON PASSA



Avevo l’autobus alle 14,30 che mi avrebbe finalmente portato a casa. Compro il biglietto in biglietteria e mi siedo alla pizzeria di fronte alla fermata in Piazza della Concordia. Prendo qualcosa da mangiare ed alle 14,00 mi sposto alla fermata. Attendo facendo molta attenzione a tutti gli autobus che arrivano ma il mio autobus non passa. Provo a chiamare la Sita Sud di Potenza ma non risponde nessuno. Alla fine sarò costretto a prendere un taxi fino a casa e ad affrontare una spesa notevole. Ancora una volta, mio malgrado,sarò costretto a combattere contro l'ennesimo disservizio.

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Data 09 Luglio 2020

Oggetto: Richiesta di non cancellare le registrazioni video delle telecamere di Piazza della Concordia (SA) del giorno 04 Luglio 2020

Spett.le Amministrazione del Comune di Salerno
C/a Responsabile Telecamere Cittadine di Video-Sorveglianza
P/c Questura di Salerno,

Il giorno 04 luglio 2020, dopo avere acquistato il biglietto autobus Sita-Sud da Salerno per Villa D'Agri, per l'autobus di linea servizio pubblico Sita-Sud che espleta servizio da Napoli a Senise (destinazione intermedia Villa D'Agri) con partenza da Salerno ( Piazza della Concordia) alle ore 14,30  e chiesto informazioni su orario e luogo di partenza dell’autobus, dalle ore 14 ho atteso alla fermata di Piazza della Concordia.
In biglietteria mi avevano informato che l'autobus doveva riportare la scritta SENISE, cosa che peraltro già sapevo, avendolo preso decine di volte in passato.

Ho atteso dalle 14 fino alle ore 15,00 e nessun autobus della SITA SUD con la scritta Senise è passato. 

L’unico autobus che ho visto e che poteva essere quello che attendevo è passato alle 14,30 ma sul display a led frontale di linea e destinazione, riportava la scritta Torello o Torrello ( infatti sono rimasto sorpreso perché non mi risulta esista una località con quel nome, bensì solo una ditta di trasporti) e si è fermato più avanti per pochissimi secondi. Volevo correre per raggiungerlo e chiedere spiegazioni, ma non mi ha dato il tempo ed è ripartito subito. 

Il mancato passaggio dell'autobus di linea all'orario prefissato e/o il passaggio con una scritta di destinazione diversa ( stante il fatto che un cittadino non ha la possibilità materiale di fermare ogni autobus di linea che passa con una scritta di destinazione diversa, al fine di verificarne l'effettiva destinazione) mi ha comportato un danno economico, in quanto, non essendoci altri autobus con destinazione Villa D'Agri nel fine settimana, bisognava attendere fino al lunedì successivo per poter rientrare a Villa D'Agri, ragion per cui ho dovuto prendere un Taxi ed affrontare una spesa notevole.

Avendo intenzione di presentare un esposto alla Magistratura, nell'attesa CHIEDO se possibile e cortesemente, che non vengano cancellate le registrazioni delle telecamere che riprendono la zona delle fermate autobus di Piazza della Concordia (SA) per il giorno 04 Luglio 2020.

P.s. Vorrei solo aggiungere che la mia richiesta non è tanto mirata al risarcimento del danno economico, quanto ad un dovere civico e morale di noi cittadini tutti, affinchè questo tipo di disservizio non accada ancora una volta, magari a danno di cittadini impossibilitati a difendersi.

Nell'attesa di Vs riscontro e nel ringraziarVi anticipatamente, invio cordiali saluti

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Nonostante tutto, il pomeriggio del 4 luglio, arrivo finalmente a casa più attivo e combattivo che mai, sempre pronto a dare battaglia e denunciare la mala-gestione ed i suoi responsabili, ovvero coloro che rendono invivibile questo, altrimenti, meraviglioso paese.