lunedì 2 dicembre 2019

"PER LA VIGILANTE MUSEALE, IL SALONE DEI CINQUECENTO ERA LA SEDE DEL PARLAMENTO EUROPEO"


Salone dei Cinquecento - Palazzo Vecchio - Firenze

Continua la serie degli orrori in terra fiorentina. Qualche giorno fa ho avuto modo di visitare il Palazzo Vecchio, uno dei più storici e significativi edifici di Firenze. Chiamato in origine "Palazzo dei Priori", divenne nel XV secolo "Palazzo della Signoria", dal nome dell'organismo principale della Repubblica di Firenze; nel 1540 divenne Palazzo Ducale, quando il duca Cosimo I de' Medici ne fece la sua residenza; infine il nome Vecchio lo assunse dopo il 1565 quando la corte del Duca Cosimo si spostò nel "nuovo" Palazzo Pitti. Al primo piano del Palazzo Vecchio, si trova il "Salone dei Cinquecento". Questa sala imponente ha una lunghezza di 54 metri, una larghezza di 23 e un'altezza di 18 metri. Per volume è la più grande sala mai realizzata in Italia, per la gestione del potere civile.  Fu costruita in soli sette mesi, tra il luglio 1495 e il febbraio 1496, da Simone del Pollaiolo detto il Cronaca e da Francesco di Domenico su commissione di Girolamo Savonarola. Al tempo in cui Firenze fu capitale del Regno d'Italia, si riunì qui la camera dei deputati (1865-1871). 

Ebbene, durante la mia visita, vedendo tanti vigilanti museali stranieri ( ...come qualcuno direbbe, portandosi le mani ai capelli, "non chiamiamoli vigilanti https://www.finestresullarte.info/1124n_non-chiamiamoli-vigilanti.php ), mi è venuta voglia di chiedere ad una di loro, cosa fosse stato il "salone dei Cinquecento" in passato. La risposta, in un italiano assai stentato è stata:" Era la sede del Parlamento Europeo !".

Orrore ! Mischiare il Granducato di Toscana, con il Parlamento Europeo è un errore imperdonabile. D'altra parte cosa pretendere da questi ragazzi immigrati, che provengono dall'altra parte del mondo, non hanno mai studiato la nostra storia e probabilmente, neppure hanno interesse a studiarla ? Il vulnus è ovviamente a monte. I Centri per l'Impiego italiani dovrebbero essere interconnessi in rete, di modo che se - ad esempio - il Museo di Palazzo Vecchio, dovesse cercare un Vigilante Museale, la richiesta dovrebbe facilmente arrivare ad un ragazzo disoccupato del sud Italia ( che ha studiato e conosce la nostra storia nazionale) iscritto magari, al Centro per l'Impiego della sua Regione. Perchè non lo fanno ? Perchè non esiste un database unico dei Centri per l'Impiego in Italia ? La verità è che non mancano i lavoratori italiani, manca la volontà politica di cercare la piena occupazione nazionale !

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