L’Olio d’Oliva: "Il nostro oro liquido"
Lungo le millenarie rotte percorse dal prezioso alimento;
dall’antica Siria dove pare fosse coltivato e prodotto già 8000 anni fa, fino
ai giorni nostri
La
coltivazione dell’olivo, sembra avere radici antichissime. Resti fossili di una
pianta considerata dagli esperti, fra le progenitrici dell’attuale pianta
d’olivo, sono stati ritrovati nei pressi di Livorno e datati venti milioni di
anni fa. Gli atleti dell’antica Grecia, usavano ungersi il corpo prima delle
competizioni, e il suo mistico bagliore, ha illuminato per secoli la storia.
Secondo un’antica leggenda, quando Crecrope, il primo leggendario Re d’Atene,
figlio della madre terra, fondò Atene, molti Dei se ne contesero la
sovranità. Zeus, allora, per risolvere
la disputa, stabilì che la sovranità di Atene sarebbe andata a colui che avesse
offerto il dono più utile all’umanità. Gli Dei fecero a gara a chi offriva il
dono più prezioso o più importante. Poseidone, batté il suo poderoso tridente
sul mare, da cui ne uscì un bellissimo cavallo, che offrì a Zeus. Atena,
invece, portò in dono una pianta d’Ulivo; un albero dai cui frutti, gli umani
avrebbero ricavato un nettare che sarebbe diventato uno degli alimenti più
importanti per l’alimentazione e l’economia dell’intera umanità. Zeus, colpito
dal dono di Atena, la nominò protettrice di Atene. Un’altra leggenda narra che,
il primo uomo creato da Dio, Adamo, quando morì, fu seppellito sul monte Tabor.
Sulla sua tomba, nacque un albero d’ulivo, pare da un seme che Adamo aveva
portato con sé dal paradiso terrestre. Come non dimenticare inoltre, le
citazioni bibliche: la colomba che porta a Noè un ramoscello d’ulivo stretto
nel becco ad annunciare la fine del diluvio universale o l’episodio di Gesù sul
Monte degli Ulivi, narrato nel Vangelo secondo Matteo e rappresentato su tela,
in uno splendido dipinto del Caravaggio, intitolato appunto: ”Cristo sul
Monte degli Ulivi”. Poche piante, insomma, hanno attraversato la storia, da
protagonista, come l’ulivo. Ippocrate ad esempio raccomandava ai suoi pazienti,
l’olio in caso di ulcere, oppure Plinio, che scrive in uno dei suoi manoscritti:
” Ci
sono due liquidi che fanno molto bene al corpo umano: il vino per uso interno e
l'olio per uso esterno". Oggi, in realtà sappiamo che l’Olio d’Oliva, così
ricco in grassi monoinsaturi e con un elevato potere anti-ossidante, ha anche
una forte attività nella prevenzione dei disturbi cardio-vascolari legati ad
alcuni processi ostruttivi delle arterie. Fra storia e medicina, fra passato e
presente, l’olio d’oliva ancora oggi, in piena alba del terzo millennio,
mantiene intatta la sua carica di misticismo. Le sue, indubbie e molteplici
proprietà salutari, lo rendono un protagonista del nostro tempo passato e
presente. Non resta quindi che augurarci che anche in futuro “l’oro liquido”,
come lo chiamava Omero, continui a identificare quel modo di alimentarsi e
forse anche di vivere, che chiamiamo “dieta mediterranea” e che forse, ahimè,
stiamo un po’ dimenticando.
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