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domenica 4 gennaio 2015

ROMA :" LA TASSA DI SOGGIORNO E' UN SALASSO "



Recentemente sono stato a Roma. Indubbiamente una bellissima città che merita di essere visitata e vissuta. Clima gradevole, monumenti e chiese ovunque, buon cibo e gente simpatica. Peccato per la sorpresina riservataci al momento del pagamento in Hotel. Fra le voci di spesa presenti sul conto finale, figuravano infatti, ben 36 euro in più, corrispondenti all'equivamente di 6 euro a testa a notte, per tre notti, due persone. A domanda, sulle ragioni di quel sovrapprezzo, il concierge, serafico, rispondeva che trattavasi della ormai famosa, quanto criticata, "Tassa di soggiorno". 

Entrata in vigore dal 1° settembre 2014 a seguito di Delibera dell'Assemblea Capitolina n. 44 del 24/07/2014, suddetto balzello, prevede cinque scaglioni d'imposta, corrispondenti alle relative stelle delle strutture ricettive.


Si va quindi dai 3 euro, applicati ai pernottamenti turistici negli alberghi a 1 o 2 stelle, fino ad arrivare ai 7 euro degli alberghi a 5 stelle. Una enormità, considerato soprattutto il fatto, che Roma Capitale, già beneficia di "Fondi Speciali" legati ad eventi e che l'imposizione fiscale sulle imprese italiane Pmi, ha raggiunto e superato il 68% .
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-07-05/pressione-fiscale-imprese-minori-230913.shtml?uuid=AbYi1kBI. 
Il contributo di soggiorno o "Tassa di soggiorno" è applicato a tutti indistintamente ad eccezione dei residenti romani, quindi, paradossalmente, anche ai turisti provenienti da Formia o da Latina. Non meravigliamoci, quindi,  se continuiamo a perdere posizioni nel ranking internazionale delle destinazioni turistiche. Una politica più attenta alle esigenze del visitatore e del suo portafogli è presupposto indispensabile per ritornare ad essere competitivi ed attrattivi da un punto di vista turistico. "Pliz visit Italy but pliz visit auar cauntri - Rutelli docet".

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