Un giorno, il mare in tempesta, scorse in
lontananza una fonte. L’acqua sgorgava da una statua di marmo bianco. Il corpo
flessibile e sinuoso della donna reggeva con entrambe le mani una brocca da cui fuoriusciva una cascata di acqua limpida e cristallina. Nonostante la distanza,
dalla cima dell’onda, il mare la vide e se ne infatuò. Vorrei donarti le cose
più belle che ho disse il mare, ma la fonte sorridendo rispose:”Sei troppo
lontano!”. Il mare allora chiese aiuto al vento ed alla pioggia. Una pioggia
fitta iniziò a cadere dal cielo, mentre il vento soffiava sempre più forte. Le
acque, lentamente, si gonfiarono e iniziarono a guadagnare metri e metri di
battigia. Entrarono poi nella foresta, superando dossi e colline, fino a
giungere ai piedi della statua. Qui, dopo averne sfiorato le membra, dolcemente
si ritirarono, lasciando sul prato antistante, decine di rami di corallo rosso.
La statua sorrise al mare che arrossì leggermente al tramonto.
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