In un
tiepido mattino di primavera, una farfalla si posò, esausta, sulla corteccia di
una grande e vecchia quercia. Benché stanca, per aver sorvolato immense distese
di prati e fiori, la farfalla sorrideva felice al mondo, lasciandosi
accarezzare le ali, dai caldi raggi del sole. Immersa nei suoi pensieri, la
farfallina non si era però, accorta che qualcuno la stava osservando con molta
attenzione. “Perché sei così felice ?”, chiese, d’improvviso la quercia alla
farfalla, scuotendo i rami e le foglie. La farfalla, stropicciò le ali e senza
apparente turbamento, rispose:”Sono felice perché faccio ciò che amo”. “Volo
nel cielo azzurro, sorvolando, fiori, prati, fiumi, alberi e montagne”. “Cosa
potrei desiderare di più!”. “Ma...ho sentito dire che vivi solo qualche giorno;
come fai ad essere così felice in così poco tempo ?”. “Sai da quanto tempo io
sono qui ?”. “Sono qui da trecento anni!”. “La farfalla rispose:” Non importa
quanto tempo si vive. Non ha importanza quanti giorni dai alla tua vita ma
quanta vita dai ai tuoi giorni!”. “E’ vero, tu sei in questo mondo da trecento
anni, ma sei fermo e statico in questo posto e se mettiamo sul piatto ipotetico
di una bilancia, ciò che tu hai visto in trecento anni e ciò che io ho visto in
questi pochi giorni, non ci scommetterei con leggerezza su chi potrebbe essere
il vincitore!”. La vecchia e saggia quercia scoppiò in una fragorosa risata.
“Hai proprio ragione piccola mia e per quanti giorni tu possa vivere, la tua
bellezza non durerebbe mai abbastanza!”. La farfalla sorrise di rimando,
dopodiché con un leggero battito d’ali, volò felice in direzione del sole.
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