mercoledì 8 aprile 2020

" COVID-19: ATTACCA LA CATENA 1-BETA DELL'EMOGLOBINA E SI LEGA ALLA PORFIRINA INIBENDO IL METABOLISMO DELL'EME "


Molto interessante, questo studio, pubblicato sulla rivista ChemRxiv*, in preprint, dai ricercatori Liu wenzhong e Li hualan
 

COVID-19: Attacks the 1-Beta Chain of Hemoglobin and Captures the Porphyrin to Inhibit Human Heme Metabolism

 

Lo studio, risalente al 28 marzo scorso, mette in correlazione il Sars-Cov 2, ovvero il nuovo Coronavirus, responsabile della polmonite acuta, con l'inibizione della sintesi dell'eme. In sostanza, il nuovo coronavirus - generatosi probabilmente da un virus arcaico, in quanto dipendente dalle porfirine - inibirebbe la sintesi dell'eme e quindi, in pratica il legame fra l'atomo di ferro presente in posizione centrale, nella molecola globulare quaternaria dell'emoglobina e l'ossigeno.

Nell'abstract del lavoro, che potete trovare a questo link  https://chemrxiv.org/articles/COVID-19_Disease_ORF8_and_Surface_Glycoprotein_Inhibit_Heme_Metabolism_by_Binding_to_Porphyrin/11938173 si legge:

" La polmonite da coronavirus (COVID-19) è un'infezione respiratoria acuta, causata dal nuovo coronavirus Sars-Cov 2. Il virus è a singolo filamento positivo di RNA e presenta una elevata analogia con il coronavirus isolato dai pipistrelli. In questo studio, il conserved domain analysis, l'homology modeling ed il molecular docking, sono stati utilizzati per confrontare i ruoli biologici di alcune proteine del nuovo coronavirus. I risultati hanno mostrato che l'ORF8 e la glicoproteina di superficie potrebbero legarsi, rispettivamente, alla porfirina. Contemporaneamente, le proteine orf1ab, ORF10 e ORF3a potrebbero coordinare l'attacco dell'eme sulla catena 1-beta dell'emoglobina al fine di dissociare il ferro e formare porfirina. L'attacco causerà sempre meno emoglobina in grado di trasportare ossigeno ed allo stesso tempo, produzione di anidride carbonica. Le cellule polmonari, quindi, andranno incontro ad un avvelenamento progressivo e ad una infiammazione estremamente intensa a causa dell'incapacità di scambiare, in maniera continua, anidride carbonica e ossigeno; il che giustificherebbe le immagini polmonari, simili a vetro smerigliato, nei pazienti copliti da Sars-Cov2. Il meccanismo sembrerebbe quindi, interferire anche con la normale via anabolica dell'eme a livello organico, causando diverse patologie. Secondo l'analisi di validazione di questi risultati, la clorochina potrebbe impedire a orf1ab, ORF3a e ORF10 di attaccare l'eme e formare porfirina, inibendo quindi, il legame fra ORF8 e le glicoproteine di superficie, alle porfirine e in una certa misura, alleviando così, efficacemente, i sintomi di difficoltà respiratoria. Favipiravir potrebbe, altresì, inibire il legame fra, le proteine del capside e la proteina ORF7, e la porfirina, impedendo così al virus di entrare nelle cellule ospiti e legare le porfirine libere. 

Poiché il nuovo coronavirus Sars-Cov2 dipende dalle porfirine,  la sua genesi potrebbe risalire ad un virus arcaico ".
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Alcune immagini dello studio oggetto del presente articolo.






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* ChemRxiv is an open access preprint archive for chemistry. It is operated by the American Chemical Society, Royal Society of Chemistry and German Chemical Society

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