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lunedì 13 aprile 2020

" SECONDO UNO STUDIO TEDESCO UNA LARGA FETTA DELLA POPOLAZIONE POTREBBE GIA' ESSERE IMMUNE AL CORONAVIRUS "


Ricercatori tedeschi affermano che: Un gran numero di persone sarebbero state contagiate, pur restando completamente asintomatiche. Ciò significa che il lockdown, in Germania, potrebbe presto essere revocato.



Sulla base dei dati raccolti in uno studio tedesco, molte più persone, rispetto a quanto riportato dai media, potrebbero essere state infettate dal coronavirus e averne acquisito, naturalmente, l'immunità.

Gli scienziati che studiano la città all'epicentro del primo grande focolaio nel paese, hanno dichiarato di avere trovato anticorpi contro il coronavirus, in persone che non avevano mai mostrato alcun sintomo e che non si pensava fossero state infettate.


I primi risultati pubblicati giovedì scorso, suggeriscono che fino al 15% delle persone a Gangelt, nel distretto di Heinsberg, potrebbe già avere acquisito l'immunità. Un dato fino a tre volte superiore, rispetto alle stime precedenti.

I risultati suggeriscono che il tasso di mortalità per il virus in Germania è solo dello 0,37 per cento - cinque volte inferiore alle stime attuali.


"Ciò dimostra che un allentamento progressivo del lockdown è ora possibile", ha detto in conferenza stampa, il professor Hendrik Streeck, il virologo che guida lo studio. "Poiché il popolo tedesco è stato così attento e disciplinato, ora siamo in grado di passare alla seconda fase".

Angela Merkel, il cancelliere tedesco, ha tuttavia infranto le speranze di una fine anticipata del blocco, dicendo: "Non dobbiamo essere troppo precipitosi. Potremmo distruggere molto rapidamente ciò che finora abbiamo ottenuto".


Lo studio sulla cittadina di Gangelt è il primo in Europa, mirato alla

ricerca degli effetti del virus su una intera comunità. I ricercatori dell'Università di Bonn stanno testando circa 1.000 persone provenienti da 400 famiglie diverse,  al fine d'individuarne gli anticorpi e i segni di infezione in atto.

I risultati iniziali, basati su circa la metà dei test, hanno rilevato che il 2% degli abitanti è attualmente infetto e il 14% aveva già sviluppato anticorpi contro il virus. Sovrapponendo i dati, questo ci suggerisce che almeno il 15% delle persone, nella città, è ora immune al coronavirus, rispetto alla precedente stima del 5%."


"Il 15 % non è poi così lontano dal 60 % di cui abbiamo bisogno per l'immunità di gregge", ha affermato il prof Gunther Hartmann, un altro dei leader dello studio.

"Con un'immunità di gregge dal 60 al 70%, il virus scomparirà completamente dalla popolazione. Quindi gli anziani non saranno più a rischio".

I dati, almeno per adesso, non possono essere estrapolati e adattati al resto della Germania, perché Gangelt ha avuto un più alto tasso di infezione, ma gli autori dello studio hanno affermato che ci sono motivi di cauto ottimismo. Un tasso di immunità del 15% è già sufficiente per rallentare significativamente la diffusione del virus, hanno affermato in una dichiarazione congiunta.

I risultati suggeriscono che il tasso di mortalità del virus potrebbe essere inferiore a quanto si pensasse in precedenza. Lo studio su Gangelt, infatti,  ha rilevato un tasso di mortalità dello 0,37 %, rispetto all'attuale stima della Johns Hopkins University per la Germania dell'1,98 %.

Gli autori dello studio hanno altresì affermato che i loro risultati potrebbero essere molto vicini ai dati reali, su scala nazionale, concernenti il coronavirus e questo perché, già in passato, hanno studiato numerose infezioni, fino a quel momento sconosciute.

"Il tasso di mortalità molto basso in Gangelt, sarebbe spiegato dal fatto che, con questo studio, si stanno monitorando tutte le persone infette, comprese quelle senza sintomi o con sintomi molto lievi", riportano gli autori.

I test sugli anticorpi per il virus, sono ancora agli inizi. Ricercatori cinesi hanno, recentemente, pubblicato uno studio dove confermano di avere rilevato anticorpi Sars-Cov2 per la prima volta questa settimana, ma hanno altresì avvertito che non sono stati in grado di rilevarne alcuno in altri pazienti noti per essere stati infettati.

Non sono chiari quindi i tempi, ovvero per quanto tempo possa durare una qualsiasi immunità al coronavirus, acquisita da una precedente infezione, sebbene l'esperienza con virus simili suggerisca che potrebbe essere compresa fra 1 anno e 18 mesi.

"Penso che la cosa più importante che tutti i governi possano fare per affrontare il virus sia ottenere dati affidabili", ha dichiarato al The Telegraph il prof. Streeck, il leader dello studio. "Non sappiamo ancora abbastanza su questo virus.

Gli autori, hanno affermato che i risultati della ricerca, rappresentano la base per iniziare a superare l'attuale lockdown generale e passare ad isolare in casa solo i gruppi più vulnerabili, ovvero i soggetti più a rischio.

Jens Spahn, il ministro della sanità tedesco, aveva precedentemente suggerito che un allentamento del lockdown potrebbe essere possibile solo dopo Pasqua:  " Stiamo assistendo ad un trend positivo, ma deve continuare. Se sarà così, saremo in grado di parlare di un ritorno graduale alla normalità, solo dopo le vacanze di Pasqua".

Angela Merkel, in una nota del suo ufficio stampa, ha volutamente attenuato le speranze di un allentamento precoce delle misure restrittive e questo in virtù del fatto che, secondo lei, le persone potrebbero essere meno disciplinate durante le vacanze di Pasqua. "Vorrei essere la prima a dirvi che, adesso, tutto è come prima e che possiamo tornare alla normalità, ma non è così !".

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