domenica 7 giugno 2015

I MIEI RACCONTI: “LA QUERCIA E LA FARFALLA”



In un tiepido mattino di primavera, una farfalla si posò, esausta, sulla corteccia di una grande e vecchia quercia. Benché stanca, per aver sorvolato immense distese di prati e fiori, la farfalla sorrideva felice al mondo, lasciandosi accarezzare le ali, dai caldi raggi del sole. Immersa nei suoi pensieri, la farfallina non si era però, accorta che qualcuno la stava osservando con molta attenzione. “Perché sei così felice ?”, chiese, d’improvviso la quercia alla farfalla, scuotendo i rami e le foglie. La farfalla, stropicciò le ali e senza apparente turbamento, rispose:”Sono felice perché faccio ciò che amo”. “Volo nel cielo azzurro, sorvolando, fiori, prati, fiumi, alberi e montagne”. “Cosa potrei desiderare di più!”. “Ma...ho sentito dire che vivi solo qualche giorno; come fai ad essere così felice in così poco tempo ?”. “Sai da quanto tempo io sono qui ?”. “Sono qui da trecento anni!”. “La farfalla rispose:” Non importa quanto tempo si vive. Non ha importanza quanti giorni dai alla tua vita ma quanta vita dai ai tuoi giorni!”. “E’ vero, tu sei in questo mondo da trecento anni, ma sei fermo e statico in questo posto e se mettiamo sul piatto ipotetico di una bilancia, ciò che tu hai visto in trecento anni e ciò che io ho visto in questi pochi giorni, non ci scommetterei con leggerezza su chi potrebbe essere il vincitore!”. La vecchia e saggia quercia scoppiò in una fragorosa risata. “Hai proprio ragione piccola mia e per quanti giorni tu possa vivere, la tua bellezza non durerebbe mai abbastanza!”. La farfalla sorrise di rimando, dopodiché con un leggero battito d’ali, volò felice in direzione del sole.  

( Di Mario Albano ) 




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