martedì 14 giugno 2016

"PATTO DI BILANCIO EUROPEO: QUELLO CHE LE TELEVISIONI NON DICONO !"


Il "Trattato Internazionale" formalmente conosciuto come Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria, anglofonamente indicato come Fiscal Compact o altresì Patto di Bilancio Europeo è un accordo siglato da 25 stati europei su 28.

Le uniche tre nazioni che non hanno aderito a questo scriteriato criterio di Governance sono la Croazia, la Rep. Ceca ed "ovviamente" l'Inghilterra. L'"ovviamente" riferito all'Inghilterra, trova una sua ragion d'essere in merito al fatto che gli inglesi, in un modo o nell'altro, hanno sempre scelto per il meglio. Lo fecero in passato, mantenendo la Sterlina e rinunziando all'Euro, oggi lo hanno ripetuto con il "Fiscal Compact". L'imminente, probabile uscita dall'UE, della Gran Bretagna, altresì definita Brexit andrebbe, a corroborare, la tendenza anti-europeista del popolo inglese. Come, d'altra parte, dargli torto !

Il Patto di Bilancio Europeo, firmato il 2 Marzo 2012 ed entrato in vigore il 1° Gennaio del 2013, prevede una serie di regole, chiamate "regole d'oro", che sono vincolanti nell'UE per il principio dell'equilibrio di bilancio.

Sostanzialmente  con l'adesione al pareggio di bilancio, l'Italia dal 1° Gennaio 2013 s'impegna ad equiparare le entrate finanziarie, con le uscite, di modo da evitare l'indebitamento e quindi il ricorso al credito. In poche parole, considerata la situazione italiana, la crisi economica, la delocalizzazione industriale massiva, il vincolo di valuta e l'immigrazione insostenibile, ci aspettano anni, forse decenni (almeno un paio) di "lacrime e sangue".

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