lunedì 20 agosto 2018

"CONFLITTI D'INTERESSE FRA POLITICI ITALIANI E LA SOCIETA' AUTOSTRADE"

Gian Maria Gros Pietro e Pietro Ciucci

Il crollo del Ponte Morandi a Genova, rischia d'innescare una reazione a catena che potrebbe (speriamo vivamente), portare all'apertura di quel "vaso di Pandora", che per decenni ha occultato i lerci intrallazzi di una classe politica, prevalentemente di centrosinistra, ma anche berlusconiana, che per meri interessi economici ha dilapidato, svendendoli, i principali assets strategici nazionali.

Tralasciando la triste vicenda di Enrico Letta che da politico Presidente del Consiglio, subito dopo passa nel CDA della società Albertis, che gestisce le autostrade spagnole e di altri dodici paesi nel mondo https://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/dimaio-accusa-letta-risponde/ , leggo oggi su "Il Fatto Quotidiano" a firma di Stefano Feltri https://controcorrenteblogdotcom.wordpress.com/2018/08/18/ecco-chi-e-stato-cosi-la-politica-ha-regalato-le-autostrade-ai-benetton/:

"Ancora in questi giorni qualcuno prova a spacciare quella di Autostrade per l’Italia come una storia economica, perfino imprenditoriale. Non è così, è una vicenda tutta politica, anzi, di un establishment ristretto che ha avuto tutti i ruoli nella vicenda. Gian Maria Gros Pietro e Pietro Ciucci sono il presidente e il direttore dell’Iri, la holding pubblica delle partecipazioni, che nel 1999 vendono la quota di controllo delle Autostrade di Stato alla società della famiglia Benetton. Pochi anni dopo li ritroviamo come presidente delle Autostrade privatizzate (Gros Pietro) e presidente dell’Anas (Ciucci), cioè della società pubblica che affida le strade in concessione ai privati".

No comment !

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.