mercoledì 1 luglio 2015

"Molti credono di sapere ma il "sapere" è una diretta conseguenza dell'essere. Bisognerebbe prima cercare di "essere" e solo in seguito si può ambire a sapere.



"Molti credono di sapere ma il "sapere" è una diretta conseguenza dell'essere. Bisognerebbe prima cercare di "essere" e solo in seguito si può ambire a sapere. (M.A.B.)

Questo aforisma è nato dall'analisi di un fatto scientifico. Un giorno riflettendo sulla verità delle cose, ovvero su tutto ciò che vediamo e che ci circonda, mi sono reso conto che pressoché tutte le verità umane si basano sull'aver visto o letto qualcosa. Le nostre convinzioni a meno che non si tratti di "atti di fede" si basano su ciò che vediamo.

Quante volte ci capita di dire:" Ti assicuro che è la pura verità. L'ho visto io con i miei stessi occhi". Allora la domanda è: ma perché riusciamo a vedere ? Riusciamo a vedere, grazie alla luce. E che cos'è la luce ? Il termine luce (dal latino lux) si riferisce alla porzione dello spettro elettromagnetico visibile dall'occhio umano, approssimativamente compresa tra 400 e 700 nanometri di lunghezza d'onda, ovvero tra 790 e 435 THz di frequenza. Questo intervallo coincide con il centro della regione spettrale della luce emessa dal Sole che riesce ad arrivare al suolo attraverso l'atmosfera. I limiti dello spettro visibile all'occhio umano non sono uguali per tutte le persone, ma variano soggettivamente e possono raggiungere i 720 nanometri, avvicinandosi agli infrarossi, e i 380 nanometri avvicinandosi agli ultravioletti. La presenza contemporanea di tutte le lunghezze d'onda visibili, in quantità proporzionali a quelle della luce solare, forma la luce bianca.

La cosa a mio avviso interessante è che la luce, ovvero le onde elettromagnetiche, di per se, sono buie, ovvero la luce esiste per come la vediamo grazie "esclusivamente" all'esistenza dei nostri occhi, grazie al fatto che esiste una retina su cui si fissa l'immagine sotto forma d'impulsi e che questi impulsi vengono inviati alla corteccia cerebrale, che li decodifica sottoforma di luce.

Paradossalmente se non ci fosse l'umanità con i suoi occhi a dire che di giorno c'è la luce e di notte è buio, l'universo visto da un ipotetico alieno, privo di occhi, apparirebbe terribilmente buio.

Partendo da questo presupposto, allo stesso modo, per leggere nel "cuore delle cose" bisogna prima crearli questi occhi, in grado di leggere

L'etica, il senso di giustizia che ciascuno di noi ha insito dentro di se, indipendentemente dalle religioni, dai credo e dal livello di cultura, sono presupposti imprescindibili per avventurarsi nei TERRITORI DELLA "VERA CONOSCENZA" E DEL "VERO SAPERE".







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