martedì 28 luglio 2015

MALA TEMPORA CURRUNT SED PEIORA PARANTUR



Il sindaco di Somma Vesuviana è stato aggredito in strada e ferito ad un braccio con un coltello da un italiano disperato. L’aggressore, un uomo di 59 anni, ex operaio, da alcuni mesi viveva in un’auto a poca distanza dalla casa comunale. Da tempo rivendicava un alloggio e un posto di lavoro e non sarebbe nuovo a episodi eclatanti di protesta. Oggi, dopo l'ennesima richiesta di aiuto, si è scagliato armato di coltello contro il primo cittadino. Dopo averlo ferito al collo e al braccio è fuggito. Rintracciato dai Carabinieri è stato arrestato per "tentato omicidio". 

Cosa dire in questi casi ? Intanto da un superficiale overlook giuridico, potremmo evidenziare che per l'omicidio tentato, vale la norma generale relativa ai delitti tentati, ovvero l'art. 56 del codice penale, che prevede che "il colpevole di delitto tentato sia punito: con la reclusione non inferiore a dodici anni, se la pena stabilita è l'ergastolo; e, negli altri casi con la pena stabilita per il delitto, diminuita da un terzo a due terzi". Insomma, "se tutto va bene", il disperato italiano dovrebbe aver risolto il problema abitativo e del vitto, per un bel po' di anni.


Certo è assurdo pensare che in una società civile, democratica ed avanzata, dove si ospitano con nonchalance, immigrati in agriturismi, un cittadino italiano disoccupato ed in difficoltà, debba arrivare a tanto, per vedersi riconosciuti i diritti di base sanciti, fra l'altro dalla Costituzione Italiana. 

Non dimentichiamoci, infatti, che nella fattispecie è lo "Stato" nella persona del Sindaco, al quale comunque va tutta la nostra solidarietà ed augurio di pronta guarigione, ad essere il garante della sicurezza sociale della cittadinanza. 

Purtroppo viviamo tempi bui, permeati d'ingiustizie ed interessi nascosti. Peccato siano in molti a non capire e a non vedere:"Mala tempora currunt sed peiora parantur"



domenica 26 luglio 2015

"ROMA E LO STOMACO DE FERO"


Ho vissuto a Roma per quasi tre anni. Una città dalla bellezza artistica, storica, paesaggistica, struggente, ma con un'organizzazione, una burocrazia ed un rispetto per il prossimo da brividi. Ricordo che, ad esempio, è una delle città con il più alto indice di auto pro-capite al mondo, il che vuol dire che quando facevano la pulizia strade (non so ora) non vi era spazio per spostare la macchina in altre strade e quindi la pulizia veniva fatta con le macchine presenti. Parcheggi non se ne trovavano manco a pregare in cinese. Una tensione ed un aggressività che si tagliavano con il coltello nell'aria ai semafori, agli incroci. A Balduina, dove vivevo, alle Poste dopo quasi 3 ore di fila, s'erano fatte le 14, l'impiegata chiude lo sportello e va via, lasciando (all'interno dell'ufficiopostale eh badate bene...non all'esterno) decine e decine di persone nella rabbia e nella desolazione. Chiamiamo la direttrice e la risposta fu ".Nun ce potemo fa gniente...quello è il suo orario de lavoro"...ah ok....allora chiamo la Polizia che arriva.....e mi dice, dopo aver valutato.. "Nun ce potemo fa gniente...quello è il suo orario de lavoro". Invece orari dei trasporti pubblici random. Orari degli uffici random. Orari degli appuntamenti random, anche di lavoro. Classico:"Alllora se vedemo ae 12...si pee 13 nun me vedi arivà ae 14 te ne poi annà". Ipertensione garantita al limone in 60 giorni. Un inferno a cielo aperto. Un giorno un meccanico mi disse:" Sivvoi vive bene aRoma a prima cosa devi avecce no stomaco de fero, na pazienza d'acciaio eun fegato de titanio". Ho capito...torno quando sono Robocop, gli risposi io.

venerdì 24 luglio 2015

LA COSTITUZIONE ITALIANA:"UN CAPOLAVORO DISATTESO"




PROBLEMA MIGRANTI: " ITALIA VERSO IL CAOS "


Se qualcuno avesse immaginato trenta o quaranta anni fa, l'esodo apocalittico che si sarebbe riversato in Italia dall'Africa in questi anni, gli avrebbero probabilmente dato del visionario. 

Il Direttore Centrale della sezione Immigrazione e Polizia delle Frontiere della Polizia di Stato, Giovanni Pinto, recentemente ha detto che "siamo di fronte a una situazione senza precedenti: nel 2013 e nel 2014 sono arrivati in Italia 170mila migranti, quest'anno forse arriveremo a 200 mila." L'accordo siglato a Bruxelles per il ricollocamento dei migranti da Italia e Grecia negli altri paesi UE si è fermato a poco più di 32mila persone in due anni.  

Sono questi i numeri della solidarietà fra Stati con i quali si vuole risolvere l'emergenza immigrazione ? 

Pinto, fra l'altro, dice parole opposte a quanto affermato sia da Alfano che da Renzi e cioè che il fenomeno dell'immigrazione deve essere istituzionalizzato e strutturato in maniera non emergenziale, visto che ormai parliamo di flussi inarrestabili e continuativi.  

Il governo italiano, al di là degli annunci, non ha il coraggio e forse neanche il peso, per chiedere all'Europa ciò che serve

 A nulla è valso il semestre italiano di presidenza Ue, il tema immigrazione non è stato neanche preso in carico: il nostro Paese è irrilevante in Europa.

Lo dimostra anche l'accordo tra i ministri dell'Interno degli Stati europei. Un accordo ridicolo rispetto alla portata del fenomeno migratorio. Un palliativo che nulla potrà contro l'emergenza immigrazione, fenomeno che vede ancora una volta l'Italia in posizione subalterna nelle stanze della politica, a fronte di una Italia in prima linea per gli sbarchi nel mediterraneo. 

Non dimentichiamoci, fra l'altro, che ai 200mila migranti, prospettati in ingresso da Pinto, per il 2015, vanno aggiunti, i clandestini che vi entrano illegalmente e tutti quelli che arrivano via mare e via terra, come turisti e che poi decidono di rimanere.

Come può, l'Italia, un paese economicamente asfittico con una forte deindustrializzazione in atto, gestire in sicurezza, tutti questi arrivi ? Non dimentichiamoci, infatti, che la sicurezza interna di uno stato, in tema d'immigrazione, passa anche dalla capacità di quello stato, di "assorbire", lavorativamente parlando, gl'immigrati. 

La domanda che allora ci poniamo è: l'Italia ha i mezzi ed il tessuto industriale, per  assorbire oggi, tutti questi, potenziali, lavoratori ? Ovviamente la risposta è no !

Noi non siamo l'America o la Germania del dopoguerra. Non abbiamo un indice di crescita economica a due cifre. Non c'è tutta questa richiesta di manodopera in Italia. Non può esserci. Assorbire, lavorativamente parlando tutti questi immigrati, per l'Italia significherà, solo una cosa:"Prediligere l'immigrato all'Italiano, nelle assunzioni per tutto il settore pubblico, nelle multinazionali e nelle grandi aziende che rispondono sempre "positivamente" ai "pizzini" dell'establishment politico".

Basta, già oggi, farsi un giro, nelle grandi catene di supermercati, oppure nelle fabbriche, filiali di multinazionali presenti sul territorio nazionale o nel settore pubblico, oppure ancora nei campi agricoli di grandi aziende, per capire che le "direttive occulte", di cui sopra, sono già oggi una realtà. Immigrati ovunque, assunti evidentemente by-passando le istanze storiche di cittadini italiani che avevano fatto da tempo, domanda per quello stesso lavoro.

Certo, molti, cominceranno la solita tiritera dei "lavori che gli italiani non vogliono più fare". Un mantra, a cui oggi come oggi, non credono più, nemmeno loro stessi. La realtà è sotto gli occhi di tutti, prima ne prendiamo atto e prima riusciremo a delineare delle strategie di risoluzione che, certamente, non possono prescindere, dal ristabilire l'ordine pubblico e condizioni di vita dignitose, in tutta quella fascia di Africa nord-Sahariana, oggi destabilizzata e preda di violenze da cui, molti di questi immigrati, sono costretti a fuggire.

Fonte: http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/esteri/2015/07/migranti-m5s-aumentano-gli-sbarchi-italia-irrilevante-in-europa.html




martedì 7 luglio 2015

IL "PERCHE'" DELL'EGEMONIA TEDESCA IN EUROPA


Trent'anni addietro, Henry Kissinger, si chiedeva quale fosse il prefisso telefonico dell'Europa, a sottolineare la carenza di una unione geo-politica degli allora stati membri. Oggi avrebbe una risposta ineludibile:"Prefisso 0049". 

Molti si domandano il "perchè" di tutto questo, ma la risposta è nei fatti e secondo me è anche abbastanza amara. 

Alcuni parlano di egemonia economica dei tedeschi come causa primaria della loro leadership europea. Ma, onestamente, credete che questo basterebbe ? Anche in Italia c'è sempre stata un enorme divario economico fra la Lombardia e la Sicilia o la Campania eppure nessun palermitano o napoletano o meridionale in genere, si è mai lamentato dell'egemonia politica lombarda. 

In realtà tutte le unioni "Politiche" o meglio "Geo-politiche", hanno dei parlamenti in cui la ripartizione dei "Parlamentari" avviene, non per "peso economico" ma per "numero di abitanti". Nel corso dei processi decisionali, quindi, chi dispone di un maggior numero di "parlamentari" ha maggior diritto di veto e quindi detta, di fatto, le direttive da adottare. 

Così "dovrebbe essere" anche in Europa ed infatti "sulla carta" lo è, visto che la Germania con i suoi 81 milioni di abitanti è il paese più popolato d'Europa. Il fatto è che nel corso degli anni, l'egemonia economica tedesca e la "limitata" egemonia numerica legata alla popolazione, sono diventate, prima egemonia politica e poi anche culturale. 

Perché ? Ecco qui nasce la domanda:"Perché ? Chi ha consentito questo ?". Duole dirlo, ma credo che la risposta, non possa essere che "l'incapacità". Mi spiego meglio. Da quando si è costituito il parlamento europeo, l'Italia, con le dovute eccezioni, lo ha considerato come il "palazzo" dove mandare gli amici, i parenti, gli amici degli amici, politici "scomodi", amanti, "assenti cronici sugli scranni del parlamento nostrano che hanno continuato ad ad essere assenti cronici anche su quelli del parlamento europeo, burocrati senza alcuna esperienza e soprattutto senza alcuna capacità strategica e/o politica, e senza alcuna conoscenza, spesso, nemmeno delle lingue e non parlo del tedesco ma nemmeno dell'inglese. Insomma il "peggio" scelto senza alcun criterio meritocratico. 

In quest'ottica, mi sembra ovvio che quando ci sono state delle decisioni estremamente tecniche da prendere, dove la presenza o meno di una virgola in una direttiva, ha potuto cambiare l'economia di un intero comparto, ecco che la nazione con i parlamentari europei "più presenti e più preparati" ha saputo conquistare nel tempo una egemonia indiscussa.

P.s. Non pretendo che questa sia l'unica ed assoluta verità, anzi, spero tanto di potermi sbagliare, ma la realtà dei fatti, almeno quella "visibile ad occhio nudo", porta inevitabilmente in questa direzione.

AFORISMI POLITICI


"Gli elettori sono molto incoerenti. Prima scelgono il bugiardo più talentuoso, e dopo le elezioni gli danno la colpa perché fa quello che sa fare"   (Andrzej Majewski)


domenica 5 luglio 2015

...se è vero che l'uomo, ogni uomo, nell'infinitamente piccolo è fatto di atomi e che l’aria che si frappone fra quell'uomo e gli altri è fatta essa stessa di atomi.....allora non vi è soluzione di continuità, non vi è divisione fra gli uomini. Siamo nel bene e nel male legati l’uno all’altro in un sistema ove l'azione di uno, in un modo o nell' altro, influenzerà il destino anche degli altri....



...se è vero che l'uomo, ogni uomo, nell'infinitamente piccolo è fatto di atomi e che l’aria che si frappone fra quell'uomo e gli altri è fatta essa stessa di atomi.....allora non vi è soluzione di continuità, non vi è divisione fra gli uomini. Siamo nel bene e nel male legati l’uno all’altro in un sistema ove l'azione di uno, in un modo o nell' altro, influenzerà il destino anche degli altri.... ( Mario Albano Barragan )

Le ragioni di questo aforisma, vanno ricercate nella natura di tutte le cose. Le scienze c'insegnano che ogni cosa, vivente o non vivente, presente nell'universo è costituita da atomi. Persino l'aria che si frappone fra noi stessi e le altre persone è costituita da atomi. Va da se, che l'intero universo è un Unicum dove tutto è parte di tutto.

La cosa a mio avviso interessante e su cui molti colleghi Biologi non riflettono è che, se tutto è costituito da atomi e se è vero com'è vero il primo postulato di Lavoisier, da cui deriva la legge della conservazione della massa:"Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma", allora gli atomi che costituirono nei secoli addietro, nei millenni addietro, nei milioni di anni addietro, tutte le cose, sono ancora presenti fra noi e ci costituiscono.  Facciamo un esempio pratico:


Un Triceratopo, vissuto nel Cretaceo superiore, fra i 66 ed i 68 milioni di anni fa, sta tanquillamente pascolando fra le pianure erbose del Canada meridionale. Un maschio adulto di Tyrannosaurus Rex di sette tonnellate di peso, lo ha appena avvistato. Prima che il Triceratopo accenni ad una fuga, il maschio di Tyrannosaurus Rex gli è addosso ed affonda le sue zanne nella gola del mastodontico erbivoro. Il Triceratopo muore. Il tyrannosaurus si nutre di parte della carcassa, lasciando il resto agli "anelli" successivi della catena alimentare. Passano alcuni mesi e del Triceratopo non vi è più nessuna traccia. 

Ma ne siamo davvero così sicuri ?

In realtà il triceratopo si è trasformato, in gas, compost e poi in seguito in terreno, piante, frutti. Un uomo preistorico si avvicina ad uno di quei frutti e lo mangia. Gli atomi del triceratopo sono adesso in quell'uomo, almeno una parte di quegli atomi.

Questa interminabile sequela di eventi, giunge fino ai giorni nostri. Esco in strada, fa caldo. Una ragazza esile e minuta sta mangiando un gelato. Mi avvicino e la saluto stingendole la mano. Quella mano è costuita, in parte da atomi di carbonio, appartenuti a quel triceratopo, vissuto 66 milioni di anni fa.

Lo stesso discorso dicasi per gli atomi appartenuti a Giulio Cesare, Napoleone, Sant Agostino e persino Jack lo squartatore o Gengis Khan. Loro non ci sono più  ma i loro atomi, sono ancora fra di noi e ci costituiscono.

Tutto bene, tanto la materia è materia ed è la parte spirituale è ciò che ci caratterizza. 

Un attimo di dubbio mi assale....."e se gli atomi avessero memoria ?"

Poi mi tranquillizzo. Non può essere. Ah bhe...allora tutto ok..... 

L’era mesozoica (o Mesozoico), che va da 245 a 65 milioni di anni fa, viene suddivisa in tre periodi: Triassico, Giurassico e Cretaceo. Si ritiene che il clima nel corso di questa era geologica fosse piuttosto caldo e secco; le terre emerse erano popolate soprattutto da conifere e da rettili, in particolare, a partire dal Giurassico, dal vasto gruppo dei dinosauri
L’era mesozoica (o Mesozoico), che va da 245 a 65 milioni di anni fa, viene suddivisa in tre periodi: Triassico, Giurassico e Cretaceo. Si ritiene che il clima nel corso di questa era geologica fosse piuttosto caldo e secco; le terre emerse erano popolate soprattutto da conifere e da rettili, in particolare, a partire dal Giurassico, dal vasto gruppo dei dinosauri