domenica 29 maggio 2016

IMMIGRAZIONE ITALIA:"UN ESODO BIBLICO PIANIFICATO DAL CAPITALE"


Uno studio delle Nazioni Unite prevede che nel 2050 ben un terzo della popolazione italiana, sarà composto da immigrati. Facendo le dovute proporzioni, gli immigrati saranno 20 milioni. Un numero a tratti grottesco. Naturalmente i mass media, i politici e l'establishment in generale, si stanno affrettando a spiegare che tutti questi immigrati servono: 1) A pagare le pensioni degli italiani che non fanno più figli ed invecchiano sempre più tardi e meglio. 2) Ad affidargli i "lavori che gli italiani non vogliono più fare. 

Come dargli torto ? Un "mantra" trito e ritrito.  Eppure le ragioni primigenie di questo "esodo biblico pianificato" vanno ricercate altrove, esattamente nel capitale o meglio nella sua rappresentazione sociale più evoluta:"La globalizzazione".

L'Europa è l'ultimo baluardo dove, tuttora, reggono molti dei diritti sociali e del lavoro, conquistati nei secoli. Un operaio tedesco, francese, olandese o italiano, guadagnerà fino a tre o quattro volte di più dello stesso operaio vietnamita, cinese o indiano. Sarà inoltre garantito dai sindacati e da forme di tutela xontrattuale, sociale e sanitaria, sconosciute al resto dei paesi. 

Ecco quindi che "inondare" d'immigrati gli stati europei, avrà lo scopo di "indurre al ribasso" le conquiste dei lavoratori. L'immigrato, appena giunto in Italia infatti, sarà disposto ad accettare "condizioni" di lavoro ed economiche, impensabili per un italiano. Questo associato ad un "inaridimento" del mercato lavorativo, porterà, per forze di cose, ad una "competizione" fra il lavoratore italiano e quello straniero, con conseguente accettazione da parte del lavoratore italiano, di "condizioni lavorative" ridotte e conseguente restrizione delle conquiste, un tempo, acquisite.

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