La lettera che Monsignor Carlo Maria Viganò, Arcivescovo e già Delegato per le Rappresentanza Pontificie oltre che Nunzio Apostolico in Usa, ha scritto di suo pugno ed inviato al Presidente Donald Trump, non lascia adito a dubbi e sottolinea quello che molti di noi già sanno, oppure hanno percepito ormai da tempo, ovvero:" Siamo nel pieno di una battaglia spirituale fra i figli della luce ed i figli delle tenebre !".
Monsignor Viganò nel descrivere il periodo che stiamo vivendo, dice: "La vita cristiana è una militia, e con il sacramento della
Confermazione siamo chiamati ad essere soldati di Cristo, sotto le cui
insegne dobbiamo combattere». Certo «nella maggior parte dei casi si
tratta di un combattimento essenzialmente spirituale» però è «stato
necessario anche prendere le armi: ce lo insegna la strenua resistenza
per respingere le invasioni islamiche a Lepanto e alle porte di Vienna, la persecuzione dei Cristeros in Messico, dei cattolici in Spagna,
ed ancor oggi la guerra crudele ai cristiani di tutto il mondo». Dunque
andiamo contro i nuovi nemici, con la forza della fede e senza timore !".
Certo, a fronte di tali condivisibili affermazioni, provenienti peraltro da una voce così autorevole, si sono immediatamente levati alti i sudici e untuosi scudi dei servi di sistema che - come da prassi consolidata - hanno prima provato a travisarne i contenuti per poi denigrarne la fonte.
Le parole di Viganò sono un incitamento a lottare per la Giustizia e per quei valori Cristiani che per migliaia di anni hanno rappresentato le basi della nostra Comunità.
Di seguito la lettera di Monsignor Viganò a Trump:
VIGANÒ A TRUMP: oggi avviene una battaglia spirituale fra i figli della luce e i figli delle tenebre
Signor Presidente,
stiamo assistendo in questi mesi al formarsi di due schieramenti che
definirei Biblici: i figli della luce e i figli delle tenebre. I figli
della luce costituiscono la parte più cospicua dell’umanità, mentre i
figli delle tenebre rappresentano una minoranza assoluta; eppure i primi
sono oggetto di una sorta di discriminazione che li pone in una
situazione di inferiorità morale rispetto ai loro avversari, che
ricoprono spesso posti strategici nello Stato, nella politica,
nell’economia e anche nei media. Per un fenomeno apparentemente
inspiegabile, i buoni sono ostaggio dei malvagi e di quanti prestano
loro aiuto per interesse o per pavidità.
Questi due schieramenti, in quanto biblici, ripropongono la separazione
netta tra la stirpe della Donna e quella del Serpente. Da una parte vi
sono quanti, pur con mille difetti e debolezze, sono animati dal
desiderio di compiere il bene, essere onesti, costituire una famiglia,
impegnarsi nel lavoro, dare prosperità alla Patria, soccorrere i
bisognosi e meritare, nell’obbedienza alla Legge di Dio, il Regno dei
Cieli.
Dall’altra si trovano coloro che servono se stessi,
non hanno principi morali, vogliono demolire la famiglia e la Nazione,
sfruttare i lavoratori per arricchirsi indebitamente, fomentare le
divisioni intestine e le guerre, accumulare il potere e il denaro: per
costoro l’illusione fallace di un benessere temporale rivelerà – se non
si ravvedono – la tremenda sorte che li aspetta, lontano da Dio, nella
dannazione eterna.
Nella società, Signor Presidente, convivono queste due realtà
contrapposte, eterne nemiche come eternamente nemici sono Dio e Satana. E
pare che i figli delle tenebre – che identifichiamo facilmente con quel
deep state al quale Ella saggiamente si oppone e che ferocemente le
muove guerra anche in questi giorni – abbiano voluto scoprire le proprie
carte, per così dire, mostrando ormai i propri piani. Erano così certi
di aver già tutto sotto controllo, da aver messo da parte quella
circospezione che fino ad oggi aveva almeno in parte celato i loro veri
intenti. Le indagini già in corso sveleranno le vere responsabilità di
chi ha gestito l’emergenza Covid non solo in ambito sanitario, ma anche
politico, economico e mediatico. Scopriremo probabilmente che anche in
questa colossale operazione di ingegneria sociale vi sono persone che
hanno deciso le sorti dell’umanità, arrogandosi il diritto di agire
contro la volontà dei cittadini e dei loro rappresentanti nei governi
delle Nazioni.
Scopriremo anche che i moti di questi giorni sono stati provocati da
quanti, vedendo sfumare inesorabilmente il virus e diminuire l’allarme
sociale della pandemia, hanno dovuto necessariamente provocare disordini
perché ad essi seguisse quella repressione che, pur legittima, sarà
condannata come un’ingiustificata aggressione della popolazione. La
stessa cosa sta avvenendo anche in Europa, in perfetta sincronia. È di
tutta evidenza che il ricorso alle proteste di piazza è strumentale agli
scopi di chi vorrebbe veder eletto, alle prossime presidenziali, una
persona che incarni gli scopi del deep state e che di esso sia
espressione fedele e convinta. Non stupirà apprendere, tra qualche mese,
che dietro gli atti vandalici e le violenze si nascondono ancora una
volta coloro che, nella dissoluzione dell’ordine sociale, sperano di
costruire un mondo senza libertà: Solve et Coagula, insegna l’adagio
massonico.
Anche se può apparire sconcertante, gli schieramenti cui ho accennato si
trovano anche in ambito religioso. Vi sono Pastori fedeli che pascono
il gregge di Cristo, ma anche mercenari infedeli che cercano di
disperdere il gregge e dare le pecore in pasto a lupi rapaci. E non
stupisce che questi mercenari siano alleati dei figli delle tenebre e
odino i figli della luce: come vi è un deep state, così vi è anche una
deep church che tradisce i propri doveri e rinnega i propri impegni
dinanzi a Dio. Così, il Nemico invisibile, che i buoni governanti
combattono nella cosa pubblica, viene combattuto dai buoni pastori
nell’ambito ecclesiastico. Una battaglia spirituale della quale ho
parlato anche in un mio recente
Appello lanciato lo scorso 8 Maggio.
Per la prima volta gli Stati Uniti hanno in Lei un Presidente che
difende coraggiosamente il diritto alla vita, che non si vergogna di
denunciare le persecuzioni dei Cristiani nel mondo, che parla di Gesù
Cristo e del diritto dei cittadini alla libertà di culto. La Sua
partecipazione alla Marcia per la Vita, e più recentemente la
proclamazione del mese di Aprile quale National Child Abuse Prevention
Month sono gesti che confermano in quale schieramento Ella voglia
combattere. E mi permetto di credere che entrambi ci troviamo compagni
di battaglia, pur con armi differenti.
Per questo motivo ritengo che l’attacco di cui Ella è stato oggetto dopo
la visita al Santuario Nazionale San Giovanni Paolo II faccia parte
della narrazione mediatica orchestrata non per combattere il razzismo e
per portare ordine sociale, ma per esasperare gli animi; non per dare
giustizia, ma per legittimare la violenza e il crimine; non per servire
la verità, ma per favorire una fazione politica. Ed è sconcertante che
vi siano Vescovi – come quelli che ho recentemente denunciato – che, con
le loro parole, danno prova di essere schierati sul fronte opposto.
Essi sono asserviti al deep state, al mondialismo, al pensiero unico, al
Nuovo Ordine Mondiale che sempre più spesso invocano in nome di una
fratellanza universale che non ha nulla di cristiano, ma che evoca
altresì gli ideali massonici di chi vorrebbe dominare il mondo
scacciando Dio dai tribunali, dalle scuole, dalle famiglie e forse anche
dalle chiese.
Il popolo americano è maturo e ha ormai compreso quanto i media
mainstream non vogliano diffondere la verità, ma tacerla e distorcerla,
diffondendo la menzogna utile agli scopi dei loro padroni. È però
importante che i buoni – che sono in maggioranza – si sveglino dal
torpore e non accettino di esser ingannati da una minoranza di disonesti
con fini inconfessabili. È necessario che i buoni, i figli della luce,
si riuniscano e levino la voce. Quale modo più efficace di farlo,
pregando il Signore di proteggere Lei, Signor Presidente, gli Stati
Uniti e l’umanità intera da questo immane attacco del Nemico? Dinanzi
alla forza della preghiera cadranno gli inganni dei figli delle tenebre,
saranno svelate le loro trame, si mostrerà il loro tradimento, finirà
nel nulla quel potere che spaventa fintanto che non lo si porta alla
luce e si dimostra per quello che è: un inganno infernale.
Signor Presidente, la mia preghiera è costantemente rivolta all’amata
Nazione americana presso la quale ho avuto il privilegio e l’onore di
essere stato inviato da Papa Benedetto XVI come Nunzio Apostolico. In
quest’ora drammatica e decisiva per l’intera umanità, Ella è nella mia
preghiera, e con Lei anche quanti La affiancano nel governo degli Stati
Uniti. Confido che il popolo americano si unisca a me e a Lei nella
preghiera a Dio onnipotente.
Uniti contro il Nemico invisibile dell’intera umanità, benedico Lei e la
First Lady, l’amata Nazione Americana e tutti gli uomini e le donne di
buona volontà.
7 Giugno 2020
Domenica della SS.ma Trinità
+ Carlo Maria Viganò,
Arcivescovo Titolare di Ulpiana
già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.