giovedì 26 febbraio 2015

QUANDO LO STATO TI "PREMIA" CON UNA CARTA BONUS IDROCARBURI CON SALDO PARI A 0 ZERO EURO


Ho appena ricevuto la Carta Bonus Idrocarburi, rilasciata dal MISE a mezzo Poste Italiane. Dopo avere ritirato anche il PIN relativo, mi sono recato all'Ufficio Postale più vicino, per la consueta attivazione. Al termine delle operazioni di attivazione però, stranamente sulla Carta a me intestata (vedi Immagine allegata), il saldo risultava pari a 0 (zero euro).

L'impiegata allo sportello delle Poste mi fa sapere che il saldo non è mai stato accreditato su questa carta e quindi le responsabilità dell'anomalia sarebbero da verificare in seno al MISE.


Contatto il MISE e scopro di non essere il solo. Sono circa 6.500 le carte su cui non è stato versato alcun accredito. Nel mio caso la ragione risiederebbe in un assurdo cavillo burocratico legato alla residenza, ovvero, avendo io spostato la residenza nel 2013 ed essendo richiesta la residenza al 31 dicembre dell'anno precedente, sono rientrato fra quelli che non avevano diritto al Bonus.

Ovviamente trattasi della classica ingiustizia medioevale italiota. Bastava che il mio bonus partisse dal momento di presentazione della domanda, come è giusto che sia. Invece no! 

A questo punto la domanda è lecita:"Dove vanno a finire tutti quei soldi che dovevano essere accreditati sulle nostre carte Bonus Idrocarburi e soprattutto di chi è la responsabilità ?"





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