martedì 7 luglio 2015

IL "PERCHE'" DELL'EGEMONIA TEDESCA IN EUROPA


Trent'anni addietro, Henry Kissinger, si chiedeva quale fosse il prefisso telefonico dell'Europa, a sottolineare la carenza di una unione geo-politica degli allora stati membri. Oggi avrebbe una risposta ineludibile:"Prefisso 0049". 

Molti si domandano il "perchè" di tutto questo, ma la risposta è nei fatti e secondo me è anche abbastanza amara. 

Alcuni parlano di egemonia economica dei tedeschi come causa primaria della loro leadership europea. Ma, onestamente, credete che questo basterebbe ? Anche in Italia c'è sempre stata un enorme divario economico fra la Lombardia e la Sicilia o la Campania eppure nessun palermitano o napoletano o meridionale in genere, si è mai lamentato dell'egemonia politica lombarda. 

In realtà tutte le unioni "Politiche" o meglio "Geo-politiche", hanno dei parlamenti in cui la ripartizione dei "Parlamentari" avviene, non per "peso economico" ma per "numero di abitanti". Nel corso dei processi decisionali, quindi, chi dispone di un maggior numero di "parlamentari" ha maggior diritto di veto e quindi detta, di fatto, le direttive da adottare. 

Così "dovrebbe essere" anche in Europa ed infatti "sulla carta" lo è, visto che la Germania con i suoi 81 milioni di abitanti è il paese più popolato d'Europa. Il fatto è che nel corso degli anni, l'egemonia economica tedesca e la "limitata" egemonia numerica legata alla popolazione, sono diventate, prima egemonia politica e poi anche culturale. 

Perché ? Ecco qui nasce la domanda:"Perché ? Chi ha consentito questo ?". Duole dirlo, ma credo che la risposta, non possa essere che "l'incapacità". Mi spiego meglio. Da quando si è costituito il parlamento europeo, l'Italia, con le dovute eccezioni, lo ha considerato come il "palazzo" dove mandare gli amici, i parenti, gli amici degli amici, politici "scomodi", amanti, "assenti cronici sugli scranni del parlamento nostrano che hanno continuato ad ad essere assenti cronici anche su quelli del parlamento europeo, burocrati senza alcuna esperienza e soprattutto senza alcuna capacità strategica e/o politica, e senza alcuna conoscenza, spesso, nemmeno delle lingue e non parlo del tedesco ma nemmeno dell'inglese. Insomma il "peggio" scelto senza alcun criterio meritocratico. 

In quest'ottica, mi sembra ovvio che quando ci sono state delle decisioni estremamente tecniche da prendere, dove la presenza o meno di una virgola in una direttiva, ha potuto cambiare l'economia di un intero comparto, ecco che la nazione con i parlamentari europei "più presenti e più preparati" ha saputo conquistare nel tempo una egemonia indiscussa.

P.s. Non pretendo che questa sia l'unica ed assoluta verità, anzi, spero tanto di potermi sbagliare, ma la realtà dei fatti, almeno quella "visibile ad occhio nudo", porta inevitabilmente in questa direzione.

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