Quando parliamo della "Prima comparsa dell'uomo sulla terra", convenzionalmente ci riferiamo al rinvenimento dei primi manufatti creati dall'uomo trovati nelle viscere del pianeta e che datati con opportune tecniche, ci consentono di risalire al periodo di realizzazione degli stessi.
Eppure, tralasciamo un particolare fondamentale, che pone in discussione le stesse fondamenta di questa teoria, ovvero la:" Tettonica a placche"-
La crosta terrestre su cui viviamo e su cui abbiamo sempre vissuto e costruito le nostre civiltà, non è statica ma dinamica. I movimenti della crosta terrestre possono essere Divergenti ( con formazione ad es. delle Rift Valley ), oppure Convergenti, che sono quelli che a noi interessano.
Margini convergenti o distruttivi
Quando i margini di due placche si avvicinano si parla di margini
convergenti, ma gli effetti che ne derivano dipendono dalla natura delle
due placche.
Si possono verificare tre situazioni assai differenti:
Primo caso=> crosta oceanica con crosta oceanica
Anche se in questo caso non esiste sostanziale differenza di densità
di materiali, una delle due placche si infossa sotto l’altra, con un
fenomeno chiamato subduzione.
Il piano lungo il quale avviene la subduzione si chiama Piano di Benjoff
e si configura chiaramente come una zona intensamente sismica. L’attrito al contatto tra i due margini fa ripiegare verso il basso
anche il margine della zolla subducente (qui si generano fosse profonde)
che va incontro a parziali fusioni, originando serbatoi magmatici da
cui il magma fuoriesce attraverso le numerose fratture che sono presenti
nella zona; ne nascono isole vulcaniche allineate ad arco (arco
magmatico o insulare), come l’Arcipelago nipponico e quello filippino.
Secondo caso=> crosta oceanica con crosta continentale
In questo caso la notevole differenza di densità tra le due placche
fa sì che sia la placca oceanica ad essere subdotta ( con i relativi
Piani di Benjoff) poiché più densa e pesante, e la crosta continentale,
formata da materiali più leggeri, risponde alle spinte dell’altra
deformandosi, ripiegandosi ed “accartocciandosi”. Nasce in questo modo il fenomeno della OROGENESI (o nascita di
sistemi montuosi), che vede catene di rilievi allineate lungo le coste.
Sono sempre presenti fenomeni vulcanici, per motivi analoghi al caso
precedente.Ha questa origine la Cordigliera delle Ande, che trae origine dallo
scontro della placca di Nazca subdotta dalla placca sudamericana.
Terzo caso=> crosta continentale con crosta continentale
La sostanziale corrispondenza di densità tra le due placche
interessate al fenomeno fa sì che non ci sia subduzione; i margini delle
zolle, che portano grande potenza di materiali leggeri, si
sovrappongono e si accavallano l’uno all’altro, dando così origine a
catene montuose interne ai continenti: l’imponente sistema
Alpino-himalayano, che inizia dai Pirenei per spegnersi con le sue
ultimissime propaggini nella penisola di Kamciatka, attraverso l’arco
alpino, i Balcani, i monti della penisola anatolica, i sistemi
dell’Hindukush e del Karakorum, la catena himalayana, le sue digitazioni
verso l’Asia sud orientale, la Cina propriamente detta, la Cina
settentrionale e la Russia nord- orientale, è la manifestazione esterna e
non definitiva dello scontro avvenuto tra il blocco euroasiatico e le
placche africana e indiana. La collisione tra due placche continentali porta a far si che si
verifichi il fenomeno della orogenesi:
In senso letterale, il termine orogenesi (dal greco ὄρος = rilievo +
γένεσις = origine, causa produttiva) dovrebbe riferirsi ai processi che
sono coinvolti nella formazione di qualsiasi rilievo; nel linguaggio
geologico, il termine si riferisce alla formazione degli orogeni, ossia
di quelle catene montuose le cui masse rocciose hanno subito una
deformazione (tettogenesi).
Come anzi detto quindi, la crosta terrestre, in specifici punti di subduzione, confluisce e sprofonda al di sotto della superficie portandosi dietro crosta e litosfera . Nel corso dei milioni di anni, la superficie terrestre, quindi, si "rinnova".
Ragion per cui, se mai ci fossero stati dei resti di civiltà anche estremamente progredite, risalenti a centinaia di milioni di anni fa o addirittura di miliardi di anni fa ( visto che l'origine della terra è datata 4,54 miliardi di anni ), noi non li avremmo potuti mai trovare, proprio per questa specificità, di continuo rinnovamento del manto terrestre, legata alla tettonica a placche.
Ragion per cui, se mai ci fossero stati dei resti di civiltà anche estremamente progredite, risalenti a centinaia di milioni di anni fa o addirittura di miliardi di anni fa ( visto che l'origine della terra è datata 4,54 miliardi di anni ), noi non li avremmo potuti mai trovare, proprio per questa specificità, di continuo rinnovamento del manto terrestre, legata alla tettonica a placche.
Forse non siamo stati i primi !
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