Video esplicativo sul concetto di "Autorazzismo" realizzato dall'amica Sara Diani di "Realtà Analitica"
Sin
dai tempi degli antichi Romani, il motto "Divide et impera" ha avuto
una sua valenza estremamente significativa, nel governo delle masse.
Oggi, in tempi di crisi, ristrettezze economiche, tagli alla sanità,
inquinamento ambientale, tassazione insostenibile,
squilibri sociali, il rischio di moti d'insurrezione popolare o
anche solo della nascita di gruppi eversivi, così come accadde
negli anni 70, è sempre più concreto.. Tenere quindi, il più
possibile, diviso un popolo è un "must" per chiunque governi.
Si
attueranno allora politiche di comunicazione mainstream trasversali, al
fine di mettere in contrapposizione il numero più alto d'individui, gli
uni contro gli altri. Si parte quindi con la "fabbrica del degrado!".
"Scuola": "Gratificare direttamente o indirettamente la mancanza di
rispetto degli alunni nei confronti dei docenti (esattamente quello che
accade oggi), quindi alunni contro professori e viceversa. "Italiani in
Italia": Italiani contro immigrati. Italiani del nord contro quelli del sud, con i soliti luoghi
comuni. Immigrati contro italiani. Italiani contro islamici. Italiani
contro classe politica ed istituzioni, italiani contro cinesi, italiani,
italiani contro napoletani, credenti contro non credenti etc. "Italiani all'estero", italiani contro italiani con la diffusione di luoghi comuni,
falsità e generalizzazioni etc. del tipo gli italiani sono tutti dei
mentecatti, truffatori, fannulloni, buoni a nulla etc.
Potrei continuare ma insomma il
senso è quello:"Dividere per gestire. Dividere per governare. Dividere
per controllare". A questo aggiungerei, che nel panorama occidentale
internazionale, mentre quasi tutti i paesi sono stati completamente
soggiogati ai diktat del "capitale", l'Italia e gli Italiani, ancora no.
Almeno ancora "non del tutto!". Siamo quindi, diventati un obbiettivo
da abbattere, "un muro da disgregare in singoli mattoni separati messi
nella condizione di non nuocere, ovvero di non contrapporsi (con
l'esempio) al pensiero unico internazionalmente diffuso, che ci vuole
tutti schiavi e singole cellule lavoratrici non pensanti ". A giudicare
da come si stanno mettendo le cose, direi che ci stanno riuscendo !.
Mi preme ricordare, infine, che storicamente gli
Italiani, sono sempre stati un popolo, molto unito, soprattutto
all'estero. La nascita dei "ghetti italiani" come Little Italy a New
York, a Toronto, Leichardt a Sydney etc. lo spiegano bene. La
"disgregazione" degli italiani, inizia con la "seconda Repubblica" e
segue un progetto strategico mediatico/politico, ben preciso. Gli
italiani che si trasferiscono all'estero, vengono "martellati"
insistentemente sin dall'Italia, da luoghi comuni e "pensieri indotti", per
cui "devono stare lontani gli uni dagli altri". Questo porta ad una
"fragilità" della comunità italiana ed in definitiva ad un maggiore e più agevole controllo..
Dopo averci divisi tra destri e sinistri, tra atei e credenti, tra autoctoni e stranieri e, recentemente, tra eterosessuali e omosessuali, il potere tecnocapitalistico ha trovato un nuovo modo per dividerci: ora ci divide e ci contrappone tra vegani e carnivori. Ecco il nuovo stratagemma per frazionare i servi e fare in modo che su tutto si contenda e si discuta fuorché sulla contraddizione di classe di tipo economico: in questo modo, anziché disporsi nella tradizionale forma verticale Servo-Signore, il conflitto resta proiettato nell'orizzontalità dello scontro tra servi in lotta tra loro, divisi tra atei e credenti, destri e sinistri, omosessuali ed eterosessuali, islamici e cristiani e ora anche vegani e carnivori. Chiedetevi chi ha interesse a creare queste divisioni e avrete capito cos'è realmente il potere. ( Diego Fusaro )
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