domenica 1 maggio 2016

"FUGA DALL'ITALIA"



Ma cosa sta accadendo in Italia ? Fino a qualche decennio fa la parola d'ordine era "dolce vita", oggi sembra che il pensiero comune sia virato verso "Fuga da questo paese !". 

Ormai vogliono fuggire tutti: giovani, famiglie, coppie, single, perfino pensionati, aziende pmi e multinazionali.


Uno scenario talmente evidente ed al contempo raccapricciante che viene da chiedersi come mai le istituzioni, che dovrebbero avere più di altri, il "polso della situazione", non se ne rendano conto.


Certo, ogni periodo storico, ha avuto le sue peculiarità. La fluttuazioni demografiche, così come le ondate migratorie, non fanno eccezione a questa regola. Basti pensare che a seguito dell'Unità d'Italia, ovvero dal 1861 fino al 1960, lasciarono l'Italia ben 24 milioni di concittadini. Un numero pari all'intera popolazione italiana ai tempi dell'unificazione. http://www.forchecaudine.com/forchecaudine/emigraita.html


Quello che oggi, invece, appare discostarsi da quanto accaduto negli anni passati, sembra essere innanzitutto la fuga dei laureati. Ormai le migliori menti del paese, tentano la strada dell'emigrazione per un futuro migliore. Destinazioni come Londra, Berlino, Amsterdam, gli Usa, l'Australia accolgono annualmente, migliaia di giovani italiani con formazione accademica. Una perdita enorme per l'Italia che al contempo ne mina le basi per una futura crescita, sia economica che culturale.


L'altra caratteristica, tipica dei nostri tempi è la mancanza di attrattiva che l'Italia genera nei confronti dei laureati di altri paesi, con la conseguenza che esportiamo "cervelli" ed importiamo "manodopera".


A questa anomala situazione si vanno ad aggiungere le conseguenze derivanti dalla crisi siriana. Milioni di migranti provenienti dalla Siria, stanno attraversano i valichi di confine turchi e si stanno riversano in Europa. Quasi tutti i paesi stanno chiudendo le frontiere e rafforzando i controlli in ingresso. La stessa Germania, il paese con il più alto numero di migranti italiani, sta attivandosi in questo senso.


L'unico paese (oltre alla Grecia), che non può chiudere i confini, sia per ragioni geografiche che, soprattutto, politiche è l'Italia. La crisi economica, l'esodo e la delocalizzazione delle imprese italiane all'estero, la crisi del settore turistico che ha portato la Francia in poco più di un ventennio a superarci per numero di turisti accolti e addirittura a doppiarci in termini quantitativi, associati alla perdita di fiducia nel futuro degli italiani, all'invasione senza regole di cui sopra, senza controlli e senza strategie di tutela nazionale, non porterà nulla di buono. Purtroppo, le conseguenze di un establishment nazionale, collocato in posizioni decisionali non per meriti ma per nepotismo, favoritismo, partitismo, corruzione, porta sempre conseguenze devastanti. I risultati sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti.









Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.