Altro che crescita: per il
quattordicesimo trimestre di fila, il Pil italiano fa segnare un
andamento peggiore di quello della media dell’Unione Europea. Un’analisi
del Centro studi ImpresaLavoro (condotta analizzando le rilevazioni che
misurano lo scostamento rispetto al trimestre precedente) rivela
infatti che dall’insediamento del Governo Monti ad oggi il nostro
Prodotto interno lordo è sempre andato peggio della media dei nostri
partner europei.
Il +0,3% fatto segnare nel primo
trimestre del 2015 non deve trarre in inganno. Se guardato in chiave
comparata si tratta di un dato tutt’altro che esaltante: la media
dell’Europa a 28 cresce dello 0,4%, la Spagna dello 0,9%, la Francia
dello 0,6%. Come noi crescono sia Germania che Regno Unito, ma con una
piccola differenza: questi Paesi hanno sempre fatto sensibilmente meglio
di noi in tutti i 13 precedenti trimestri. E solo in un trimestre su
quattordici non siamo risultati gli ultimi in assoluto tra i grandi
Paesi europei: è accaduto nel terzo trimestre del 2012, quando la Spagna
ha fatto leggermente peggio di noi (-0,30% contro -0,20%).
Concretamente questo significa che –
fatto 100 il Pil nel terzo trimestre 2011 – quello italiano vale oggi in
termini reali 95,4 contro una media europea di 101,8. Ci battono
praticamente tutti i Paesi: negli ultimi 14 trimestre il Regno Unito ha
visto crescere il suo Pil del 6%, la Germania del 3,8%, la Francia
dell’1,1%, la Spagna dello 0,5%. Il reddito prodotto in Italia è invece
sceso del 4,6%.
IL DISASTRO ITALIANO IN VENTI GRAFICI
Dal sito del CIPE,
riportiamo questa serie impressionante di grafici, basati sulle cifre
di lungo periodo, utili come strumento di lettura delle trasformazioni
economiche che il Paese sta affrontando.
La
presentazione dei grafici sui principali indicatori economici
dell’economia italiana dal 2000 ad oggi, confrontati con l’andamento
medio europeo, permette di cogliere l’evoluzione nel tempo della
situazione economica italiana, assai precaria, solo per usare un eufemismo.
Questi dati vengono associati alle previsioni (sempre errate) e agli obiettivi quantitativi del Governo, in particolare per quanto riguarda la crescita economica, l’indebitamento netto e il debito pubblico, individuati nel Documento di economia e finanza (DEF).
Questi dati vengono associati alle previsioni (sempre errate) e agli obiettivi quantitativi del Governo, in particolare per quanto riguarda la crescita economica, l’indebitamento netto e il debito pubblico, individuati nel Documento di economia e finanza (DEF).
PRODOTTO INTERNO LORDO
Tasso di crescita del PIL reale
Elaborazione
DIPE su dati Eurostat, Istat e sui dati programmatici del DEF di aprile
2015. Il dato è riferito al tasso di crescita del Prodotto interno
lordo (PIL) dell’Italia e a quello medio dell’Unione europea a 27
membri. I dati sul PIL italiano per il 2000-2014 sono aggiornati in base
alla revisione effettuata dall’Istat a settembre 2014 in attuazione del
nuovo sistema europeo di conti nazionali SEC 2010. Per il 2014-2019
sono indicate le previsioni del Governo italiano contenute nella Nota di
aggiornamento del Documento di Economia e Finanza
Livello del PIL italiano
Elaborazione
DIPE su dati Istat. Il grafico illustra l’andamento del Prodotto
interno lordo italiano reale, cioè espresso in milioni di euro a prezzi
costanti (sono stati usati i prezzi del 2010 comunicati dall’Istat a
dicembre 2014 per il periodo 2009-2014, retroproiettati sul periodo
precedente per il quale i dati erano disponibili a prezzi 2005). I dati
trimestrali sono stati destagionalizzati per il ciclo economico e
aggiustati per il numero di giorni lavorativi.
Evoluzione del PIL procapite nell’Unione Europea
Elaborazione
DIPE su dati Eurostat. Il grafico mostra l’evoluzione del PIL procapite
nei maggiori paesi europei in percentuale del PIl procapite medio
dell’Unione europea nel suo complesso.
Produzione industriale in Italia e nella zona euro
Elaborazione
DIPE su dati OCSE. L’indice della produzione industriale misura la
variazione nel tempo del volume fisico della produzione effettuata
dall’industria in senso stretto (ovvero con esclusione delle
costruzioni). Le serie sono state calcolate prendendo come base il primo
mese del 2000, posto uguale a 100, con dati mensili OCSE.
FINANZA PUBBLICA
Deficit pubblico e previsioni
Elaborazione
DIPE su dati Eurostat, Istat e sui dati programmatici del DEF di aprile
2015. Il dato è riferito all’indebitamento netto italiano (flusso
annuo), conosciuto più genericamente come “deficit pubblico”, calcolato
in base agli accordi europei. Il dato Eurostat, relativo all’Italia e
alla media dei paesi UE a 27, è espresso in percentuale del Prodotto
interno lordo. I dati sull’indebitamento netto italiano sono aggiornati
in base alla revisione effettuata dall’Istat a settembre 2014 in
attuazione del nuovo sistema europeo di conti nazionali SEC 2010. Per il
2015-2019 sono indicate le previsioni del Governo italiano contenute
nel Documento di Economia e Finanza, di aprile 2015.
Debito pubblico e previsioni
Elaborazione
DIPE su dati Banca d’Italia, Istat e sui dati programmatici del DEF di
aprile 2015. Il dato è riferito al debito pubblico italiano (stock
accumulato nel corso del tempo). Il dato Banca d’Italia, relativo
all’Italia e alla media della zona euro diversi dall’Italia, è espresso
in percentuale del Prodotto interno lordo. I dati sul debito pubblico
italiano sono aggiornati in base alla revisione del PIL effettuata
dall’Istat a settembre 2014 in attuazione del nuovo sistema europeo di
conti nazionali SEC 2010. Per il 2014-2019 sono indicate le previsioni
del Governo italiano contenute nel Documento di Economia e Finanza di
aprile 2015.
Spesa delle amministrazioni pubbliche in % del PIL
Elaborazione
DIPE su dati Istat, Banca d’Italia e sui dati programmatici del DEF di
aprile 2015. La spesa delle Amministrazioni pubbliche è sia nel suo
complesso che al netto del pagamento di interessi passivi sul debito
pubblico e della spesa in conto capitale.
Prestazioni sociali, pensioni e redditi da lavoro dipendente nella PA in % del PIL
Elaborazione
DIPE su dati Istat, Eurostat, Banca d’Italia e DEF. Il grafico mostra
l’evoluzione in % del PIL della spesa per redditi da lavoro dipendente
nella Pubblica Amministrazione e la spesa per prestazioni sociali in
denaro, di cui la spesa per pensioni (incluse quelle indennitarie e
assistenziali) costituisce la componente più consistente. La serie è
riferita ai dati successivi alla rivalutazione del PIL di settembre
2014.
PREZZI
Tasso d’inflazione in Italia e nella zona euro
Elaborazione
DIPE su dati Eurostat. Il grafico presenta, per ogni mese, l’indice
armonizzato della variazione dei prezzi al consumo per l’intera
collettività, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le due
serie illustrano il dato italiano e la media della zona euro.
Andamento dei prezzi alla produzione
Elaborazione
DIPE su dati Eurostat. Il grafico presenta l’andamento dei prezzi alla
produzione dei prodotti dell’industria in senso stretto (escluse le
costruzioni), riportando le variazioni per ogni mese rispetto allo
stesso mese dell’anno precedente. Vengono confrontati il dato italiano e
la media della zona euro a 18 membri..
OCCUPAZIONE
Tasso di occupazione
Elaborazione
DIPE su dati Eurostat. Il grafico presenta il tasso di occupazione
(pari al numero di occupati di età compresa tra i 20 e i 64 anni diviso
per la popolazione residente della medesima fascia di età) in Italia e
nella Zona euro a 18 membri. I dati sono la media annuale calcolata da
Eurostat.
Tasso di disoccupazione in Italia e nella zona euro
Elaborazione
DIPE su dati Eurostat. Il grafico presenta il tasso di disoccupazione
destagionalizzato, che è pari al numero di disoccupati che hanno cercato
attivamente lavoro nel periodo precedente l’indagine diviso per il
numero di componenti della forza lavoro (a sua volta pari al numero di
occupati più il numero di persone in cerca di lavoro). Il dato
utilizzato, relativo all’Italia e alla zona euro, è calcolato su base
mensile da Eurostat.
Numero di occupati in Italia
Elaborazione
DIPE su dati Eurostat. Il grafico presenta il numero assoluto
destagionalizzato di occupati di 15 anni e oltre in Italia. Il dato
utilizzato, relativo all’Italia, è calcolato su base trimestrale
dall’Istat..
COMMERCIO CON L’ESTERO
Esportazione e importazione di beni e servizi dell’Italia
Elaborazione
DIPE su dati Istat. Il grafico riporta l’evoluzione delle importazioni e
delle esportazioni italiane di merci da e verso tutto il mondo,
valutate a prezzi correnti. I dati mensili sono espressi in milioni di
euro a prezzi correnti, destagionalizzati da Istat.
Bilancia commerciale
Il
saldo della Bilancia commerciale era in pareggio o in surplus fino al
2005. Successivamente l’Italia ha sperimentato un peggioramento del
saldo fino ad un deficit massimo di 4 miliardi di euro nel mese di
dicembre 2010. A seguito della nuova recessione, della contrazione dei
consumi interni e dunque delle importazioni si è svolto un processo di
riaggiustamento che ha ridotto molto rapidamente il deficit commerciale
trasformandolo nella primavera del 2012 in un surplus consistente.
INVESTIMENTI, RISPARMIO E PATRIMONIO
Investimenti in % del PIL
Elaborazione
DIPE su dati del FMI. Il grafico confronta con dati annuali
l’evoluzione della quota del Pil destinata agli investimenti pubblici e
privati in Italia e nell’Unione europea. Le ultime stime del FMI (WEO di
aprile 2015) hanno considerevolmente alzato il dato sugli investimenti
dell’Ue rispetto a quelli italiani.
Risparmio in % del PIL
Elaborazione
DIPE su dati del FMI. Il grafico confronta con dati annuali
l’evoluzione della quota del Pil destinata ai risparmi lordi in Italia e
nell’Unione europea.
Risparmi e investimenti in Italia
Elaborazione
DIPE su dati del FMI. Il grafico confronta l’evoluzione della quota del
Pil italiano destinata rispettivamente agli investimenti privati e
pubblici e al risparmio lordo.
Evoluzione delle principali componenti del patrimonio lordo delle famiglie italiane
Elaborazione
DIPE su dati Banca d’Italia. Il grafico mostra per anno l’evoluzione
principali categorie dello stock di ricchezza detenuto dalle famiglie
italiane (al lordo dello stock di debiti) cioè abitazioni, attività
finanziarie e altre attività reali, in miliardi di euro. I dati sono
espressi a prezzi correnti e provengono dalla Banca d’Italia.
Investimenti pubblici in Italia e nella zona euro
Elaborazione
DIPE su dati Banca d’Italia e programmatico DEF aprile 2015. Il grafico
confronta i dati relativi all’Italia con quelli dell’area euro esclusa
l’Italia. La spesa complessiva in conto capitale viene riportata assieme
alla sua principale componente quella degli investimenti in senso
stretto (l’altra principale componente sono i trasferimenti in conto
capitale). Gli investimenti riguardano la creazione di capitale fisso
composto da beni materiali e immateriali destinati ad essere utilizzati
nei processi produttivi per un periodo superiore ad un anno. I
trasferimenti in conto capitale sono quella parte della spesa in conto
capitale che si riferisce ai trasferimenti di capitale a imprese e a
famiglie.
Fonte: 1
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