martedì 10 marzo 2020

" CORONAVIRUS NUOVO DECRETO ESTENDE A TUTTA ITALIA LA ZONA ROSSA. VIETATI TUTTI GLI SPOSTAMENTI "


Sembrava impossibile potesse accadere nel 2020 una simile tragedia, eppure sul sito del Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4184 è riportato nero su bianco che da domani 10 Marzo, tutta Italia diventerà una unica zona rossa, dove saranno vietati gli spostamenti a meno che non motivati da ragioni di lavoro, necessità o salute.

L'articolo riporta testualmente:" Stop agli spostamenti, scuole chiuse fino al prossimo 3 aprile, blocco di ogni manifestazione sportiva, compresi i campionati di calcio. "Da oggi ci sarà l'Italia zona protetta, le misure già previste dal Dpcm dello scorso 8 marzo saranno valide sull'intero territorio nazionale". Ad annunciare il nuovo provvedimento è stato il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa la sera del 9 marzo.

Il testo, dopo la firma del Presidente del Consiglio Conte, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e le nuove misure saranno operative già dal 10 marzo.

"Siamo consapevoli di quanto sia difficile modificare le nostre abitudini. Ma purtroppo non c'è tempo. I numeri ci dicono di una crescita importante dei contagi, dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi. Ai loro cari va la vicinanza di tutti gli italiani. Le nostre abitudini vanno cambiate ora. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell'Italia, e lo dobbiamo fare subito. Adotteremo misure più forti per contenere il più possibile l'avanzata del coronavirus e per tutelare la salute di tutti i cittadini", ha spiegato il premier.

"Sto per firmare un provvedimento che potrei definire così: #iorestoacasa. Non ci saranno più "zona rossa" o "zona 1 e zone 2", ci sarà solo l'Italia zona protetta. Saranno quindi da evitare spostamenti su tutto il territorio nazionale a meno che non siano motivati da ragioni di lavoro, necessità o salute. Estenderemo tutte le misure già previste dal Dpcm dello scorso 8 marzo su tutto il territorio nazionale. Inoltre - ha concluso Conte - aggiungiamo anche un divieto degli assembramenti sia all'aperto che nei locali chiusi. Sono costretto ad intervenire in maniera decisa per tutelare la salute dei tutti e in particolare quella dei più fragili ".



 LE PERDITE ECONOMICHE PER IL PAESE SARANNO COLOSSALI

 "La salute prima di tutto" dicevano i nostri nonni e questo è vero e sacrosanto, tuttavia è doveroso ricordare che queste misure draconiane, porteranno perdite economiche enormi. La paralisi del nord produttivo (Lombardia e Veneto) seguita da quella dell'intero paese, per un tempo così lungo ( fino al 3 aprile) comporterà conseguenze economiche devastanti. Basti pensare che Piazza Affari ha chiuso oggi con il FITSE MIB a -11,17% vedendo andare in fumo oltre 63 mld di capitalizzazione. Lo spread  tra Btp e Bund tedeschi è volato a 227 punti. Da inizio epidemia la Borsa Italiana ha perso ben 180 miliardi di euro. Provate adesso a sommare a queste perdite quelle delle aziende impossibilitate a produrre, delle mancate vendite, dei licenziamenti etc. e spalmatele su un periodo prossimo al mese e vi renderete conto del baratro verso cui stiamo andando.

PERCHE' INVECE DI PARALIZZARE IL PAESE PER UN MESE INTERO, CON UNA PARTE DI TUTTO QUEL DENARO CHE COMUNQUE PERDEREMMO, NON RIAPRIAMO TUTTI GLI OSPEDALI CHIUSI E LI ADIBIAMO A NOSOCOMI PER MALATTIE INFETTIVE CON TANTO DI LETTI PER TERAPIA INTENSIVA ?


Considerando le perdite economiche che il paese sarà costretto ad affrontare in questo mese di paralisi ( ammesso che basti un mese ), considerando che la ragione prima di questo decreto paralizzante l'intero paese è dovuta essenzialmente alla carenza di posti letto di terapia intensiva, non sarebbe meglio utilizzare una parte di quel denaro per riaprire tutti gli ospedali, dismessi in Italia negli ultimi anni a seguito delle scellerate leggi di centralizzazione dei nosocomi, e adibirli a reparti di malattie infettive con letti di terapia intensiva e respiratori ( costo respiratore fra i 4.000 e i 15.000 euro) ? https://www.nextquotidiano.it/quanto-costa-ampliare-la-terapia-intensiva-in-tutta-italia/ Potremmo farlo, anche noi in tempi record. Ricordo a tutti che in Cina, a Wuhan è stato costruito un intero ospedale in 10 giorni https://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/20_febbraio_02/coronavirus-pronto-ospedale-speciale-wuhan-costruito-10-giorni-05187d92-45a6-11ea-89f5-524fb04840d5.shtml Noi li abbiamo già pronti. Li dobbiamo solamente riattivare ed attrezzare. Sarebbe fra l'altro un ottimo volano per le assunzioni di personale sanitario e per l'economia.

D'altra parte, nella drammatica situazione in cui versa il paese, tutti i nodi stanno venendo al pettine. La centralizzazione dei poli nosocomiali con la chiusura di centinaia di piccoli e grandi ospedali in tutto il paese ( vedi ad esempio il Forlanini di Roma, eccellenza in Pneumologia, 3500 posti letto, chiuso dal governatore Zingaretti PD nel 2015) comporta la carenza drammatica e mortale, di posti letto e l'adozione di misure governative draconiane. La chiusura dei piccoli laboratori di analisi cliniche (minimo obbligatorio di prestazioni analitiche annue), comporta la mancanza di una capillare disponibilità di punti analisi. L'accoglienza di milioni d'immigrati a bassa scolarizzazione e l'emigrazione all'estero di migliaia di medici, Biologi, infermieri italiani, comporta la carenza di personale sanitario, adeguatamente formato, nelle strutture del paese. 

IL PRIMO OSPEDALE CHE RIAPRIREI, IN QUESTA SITUAZIONE DI EMERGENZA NAZIONALE, SAREBBE IL FORLANINI DI ROMA. UNA STRUTTURA DA 3.500 POSTI LETTO CHE ERA UNA ECCELLENZA IN PNEUMOLOGIA, INAUGURATO NEL 1934 E  INSPIEGABILMENTE CHIUSO DAL GOVERNATORE ZINGARETTI NEL 2015

Di seguito alcune foto dell'ex-Ospedale Carlo Forlanini di Roma, costruito durante il fascismo:











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